The Smiths
The Queen Is Dead
The Smiths
Fonte: mtv.it
Gli
Smiths sono la colonna sonora Indie Rock dell'Inghilterra Anni '80.
Ironici,
melodici e contagiosamente controversi: in neanche 10 anni di
carriera, i quattro ragazzi di Manchester capitanati dal cantante
Steve Morrissey e dal chitarrista Johnny Marr
firmano l'atto di morte
della New Wave tastieristica e preparano il terreno al britpop
chitarristico degli Anni '90.
I
primi Smiths sono fortemente indebitati con la cosiddetta British
Invasion: riff orecchiabili che scandiscono la classica forma-canzone
da 3 minuti, e se non diventa per forza un singolo, poco importa...
quello che conta è la melodia. Nonostante queste esplicite eredità,
gli Smiths non sono semplice revival: tutto il gruppo ha una sincera
passione per la scena rock, crede ciecamente nella filosofia
fai-da-te punk che ha appena folgorato l'Inghilterra, e comunque ama
anche le girl-band, il pop e le sonorità rockabilly: in queste
radici (e in
un'ondata di singoli senza precedenti) si nascondono le
radici del britpop Anni Novanta.
E
poi c'è il marchio di fabbrica: nella strana coppia Morrissey-Marr
(che rappresenterà l'unico vero e inevitabile ostacolo degli Smiths)
la band reinventa il mito dei gemelli diversi
così caro alla
mitologia Rock. Marr è il tradizionalista, la versione rivista e
ripulita di Keith Richards, il meticoloso tessitore di trame e
arabeschi sonici in studio. Morrissey è l'esatto opposto: incurante
della classica immagine da cantante rock maledetto, si fa invece
ritrarre
mentre maneggia mazzi di gladioli, mentre canta con
l'apparecchio acustico, o ancora mentre sbandiera il proprio celibato
osannando Oscar Wilde. E come se tutto questo non bastasse, Moz non
nasconde un certo disgusto per i suoi compagni di ventura.
La
preistoria degli Smiths? È presto detta.Prima
del grande salto, Johhny Marr (al secolo: John Maher, nato il 31
ottobre 1963) si fa notare in qualche formazione rock a Manchester
(Sister Ray, Freaky Part, White Dice e Paris Valentinos) ma non
riesce mai a firmare un
contratto discografico: la cosa migliore che
riesce a combinare prima degli Smiths è vincere un concorso della
Stiff Records, che prometteva una produzione firmata da Nick Lowe. E
Morrissey?
Anche
la sua vocazione è piuttosto tardiva: il buon Steve (al secolo
Steven Patrick Morrissey, venuto al mondo il 22 maggio 1959) è un
teenager che si fa pubblicare qualche lettera da Melody Maker, che si
fa ingaggiare per cantare dai Nosebleeds, e che si fa fare
un'audizione dagli Slaughter & the Dogs. Ma Moz ha ancora le idee
poco chiare: cosa gli interesserà fare, musica, scrittura, cinema?
La risposta non è semplice: del resto nei tardi anni '70 l'eclettico
Morrissey aveva già pubblicato un libro sui New York Dolls (era
anche
presidente del fan club britannico) e la biografia/tributo
"James Dean Isn't Dead" sul celebre attore hollywoodiano.
Ma
nella primavera del 1982 scatta l'alchimia.Morrissey
incontra Marr attraverso comuni conoscenze: il chitarrista ha bisogno
di un paroliere e la coppia incomincia a scrivere canzoni. Finiscono
per registrare una demo con Simon Wolstencroft, che faceva il
batterista coi Fall. Arriva l'autunno e i due hanno già le idee
molto più chiare: il gruppo si chiama The Smiths e ha già
reclutato un bassista (Andy Rourke, compagno di scuola di Marr) e
anche un nuovo batterista (Mike Joyce). A fine '82 gli Smiths
debuttano live e nella
primavera del 1983 vantano già un certo
seguito: questo li spinge alle prime incursioni verso Londra, dalla
nativa Manchester. Dopo aver rifiutato un contratto con la
concittadina etichetta Factory Records, gli Smiths firmano per la
Rough Trade che li ingaggia per il
singolo "Hand In Glove":
una catena di allusioni omosessuali incorniciate da riff accattivanti
che fa impazzire la scena underground, va al top delle chart
indipendenti e si guadagna la simpatia dei settimanali musicali
britannici.
Intanto
Morrissey prende il volo con performance che entrano subito nella
leggenda: l'apparecchio acustico ostentato (e poi celebrato più
avanti in "Bigmouth Strikes Again"), i mazzi di fiori nella
tasca posteriore dei pantaloni, e soprattutto le sue dichiarazioni
spesso
contraddittorie trasformano gli Smiths in una band-culto sia
per i fan che per i media. Anche per questo, bastano due singoli per
consegnare le chart inglesi in mano al gruppo (il secondo, "This
Charming Man", arriva al numero 25 nel dicembre del 1983). Ormai
tutti
parlano della loro controversa poetica: un esempio su tutti,
"Reel Around the Fountain", trasmessa su radio BBC, viene
accusata di incitare all'abuso minorile. Non sarà l'unico caso in
cui i testi di Morrissey, così ironici e farciti di cultura
letteraria, verranno fraintesi.
"This
Charming Man" precede un altro singolo, "What Difference
Does It Make", che si guadagna la dodicesima posizione nell'hit
parade inglese nel febbraio del 1984. Ma ormai è tempo di album: il
debutto eponimo esce a primavera e sale nella LP-chart fino al numero
2: qualche mese più tardi il gruppo si unisce alla cantante degli
anni sessanta Sandie Shaw (che Morrissey aveva pubblicamente elogiato
in un articolo), per una versione di "Hand In Glove" che
sbaraglia la Top 40. "Heaven Knows I'm Miserable Now"
arriva intanto al
numero 10, la posizione più alta mai raggiunta
dagli Smiths: anche qui bisgona ringraziare la controversia, infatti
la B-side "Suffer Little Children" si ispira ai tragici
fatti di Moors (gli efferati omicidi che tra 1963 e '64 sconvolsero
l'Inghilterra, quando Ian Brady e Myra
Hindley violentarono e
uccisero 4 giovani e li seppellirono dalle parti di Manchester). La
controversia segnerà per sempre la carriera della band: anche quando
Moz criticherà il progetto Band Aid, pur non mettendo a rischio
vendite e popolarità del fenomeno Smiths.
Popolarità che però, al
di là dei confini nazionali, non si lascia esportare in grande
stile: il combo per esempio è noto al circuito delle radio
indipendenti Usa, ma non ha ancora fatto una vera e propria tournée.
Nonostante questo gli Smiths continuano sulla strada del
successo e a
fine '84 infilano un'altra serie di hit: "William It Was Really
Nothing" (che andrà in Top 20), "Hatful of Hollow"
(collezione ibrida di B-side, BBC session e scarti che entra in Top
10) e "How Soon Is Now" (altro singolo che si guadagna la
posizione numero 24).
Il
secondo long-playing ufficiale, secondo i critici, è inferiore
all'esordio: nonostante le dichiarazioni avverse, "Meat is
Murder" debutta al numero 1 nelle chart UK (febbraio '85). In
questo periodo le interviste di Morrissey assumono connotati sempre
più politici:
passeranno alla storia certe critiche alla Thatcher e
certe dichiarazioni a favore della dieta vegetariana. Moz va in giro
a dire che gli Smiths sono tutti vegetariani e vieta persino ai
membri della band (in realtà carnivori) di farsi fotografare mentre
mangiano carne.
Da
parte sua, anche Marr fa il suo bravo lavoro da rockstar (un mix tra
Keith Richards e Brian Jones) e comunque tutta la band ormai è un
autentico oggetto di adorazione fra i giovani: in Inghilterra non si
contano più i gruppi clonati dagli Smiths e Morrissey spesso
finisce
per aiutarli. Una di queste formazioni, i James, aprirà la tournée
dei quattro di Manchester nella primavera del 1985, e intanto
"Shakespeare's Sister" (singolo non inserito nell'album)
scala le classifiche fino alla ventiseiesima posizione.
Nonostante
qualche momento di incertezza ("That Joke Isn't Funny Anymore",
pur controversa, non entra in Top 40) gli Smiths non mollano:
ingaggiano Craig Gannon degli Aztec Camera alla chitarra ritmica e a
fine '85 pubblicano "The Boy With the Thorn In His
Side",
singolo che preannuncia l'attesissimo terzo album: "The Queen
Is Dead", uno dei migliori dischi inglesi di sempre.
"The
Queen Is Dead" impazza per tutto il 1986 e strappa consensi
ovunque: schizza fino al secondo posto nella LP-chart inglese e rompe
il muro del silenzio anche in America, riuscendo a far capolino nella
Top 100. Ovviamente, polemiche e attriti sono sempre dietro
l'angolo:
"Panic" (altro singolo non su album che in estate va al
numero 11) è accusata di razzismo per via del ritornello "Burn
down the disco ... Hang the DJ" , Gannon e Rourke si fanno
cacciare dal gruppo (quest'ultimo per problemi di eroina, ma tornerà
più avanti) e
Marr resta gravemente ferito in un incidente stradale.
Lo stesso Marr è ormai insofferente verso il gruppo e un certo
ambiente musicale: forse questo impedirà agli Smiths di raggiungere
la consacrazione definitva che nel 1987 sembra finalmente a portata
di mano
dopo i due singoli "Shoplifters of the World" e
"Sheila Take A Bow" (tutti e due non su album:
rispettivamente si piazzano alla posizione 11 e 10 delle chart) e il
secondo posto della B-side compilation "The World Won't Listen"
(ristampata negli Usa col titolo "Louder Than Bombs", sul
finire dell'anno).
Ma
nel 1987 la magia della coppia Morrissey-Marr svanisce
definitivamente: il cantante non sopporta il fatto che Marr si metta
a suonare con altri artisti (per esempio Bryan Ferry e Billy Bragg),
mentre il chitarrista non soffre più le esitazioni di Moz, così
restio a tentare nuove
strade e così caparbiamente legato a modelli
pop anni sessanta. Gli Smiths realizzano ancora un disco,
"Strangeways, Here We Come", ma qualche settimana prima
Marr aveva
già annunciato la propria uscita:
a
Morrissey non resta che sciogliere la formazione e iniziare una
carriera solista sotto l'egida di Parlophone e Reprise
(rispettivamente, etichette UK e Usa dei vecchi Smiths)
Marr
deve invece accontentarsi di una più defilata attività da turnista
a servizio di molti
artisti, prima di formare gli Electronic insieme
al frontman dei New Order, Bernard Sumner
Rourke
abbandona la musica, mentre Joyce si unirà ai riformati Buzzcocks
nel 1991.
Dopo
la morte degli Smiths, l'alba dei Nineties vede una serie di uscite
che celebra i
precursori del britpop: nell'autunno del 1988 esce il
live "Rank" (debutterà al numero 2 delle chart UK) che
cattura il gruppo durante la tournée di "The Queen is Dead";
quattro anni più tardi esce un doppio "Best of" ampiamente
discusso, mentre nel 1995 vedrà la luce
un'acclamata compilation di
singoli targata Reprise. L'unica cosa ancora viva degli Smiths, sono
le controversie: nel 1991 Joyce e Rourke citano in tribunale
Morrissey e Marr
accusandoli di aver loro concesso appena il 10%
delle entrate del gruppo (contro il 40% della coppia). Rourke si
accorda per vie extragiudiziare ma nel 1996 Joyce vincerà la causa,
anche se è previsto un appello.
Source: rollingstone.com
The Smiths became one of the most influential bands of all time by mixing the lush guitar matrices of Johnny Marr with the swooning vocals of Morrissey – a sexually ambiguous poet whose cranky yet delicate singing made most other British frontmen of the Eighties seem
utterly normal (and boring). Morrissey often appeared in public
wearing hearing aid, carried a pocketful of gladioli while
performing, and was a magnet for controversy, whether
advocating
animal rights or trashing the charity supergroup Band-Aid, which he
called
"diabolical" (he also called the group's album
"tuneless" and their leader Bob Geldof "a nauseating
character").
None of that would have mattered had the Smiths' meticulous and romantic pop songs not been so strong. But the band provided a guitar-based alternative to the synth-pop sounds of so many other Eighties UK bands, paving the way for the Nineties Brit-pop explosion, and the Smiths' distinct LPs are still studied by millions of sensitive types all over the world.
Born in Manchester and the son of a hospital porter and a librarian, Morrissey first expressed himself by writing; unemployed in the late Seventies, he wrote a book on James Dean and another on the New York Dolls, whose English fan club he headed. He also
played briefly in a
band called the Nosebleeds. Veteran of such cult groups as Sister Ray
and Freaky Party, Marr first met Morrissey at a 1979 Patti Smith
concert, and by 1982 they decided to form a band. The pair eventually
enlisted drummer Mike Joyce and bassist Andy
Rourke for an eponymous
debut that, on U.K. indie label Rough Trade (on Sire in the U.S.),
entered the British chart at Number Two. An earlier single, "Hand
in Glove," was then
recorded with Morrissey's favorite female
singer, Sixties British pop idol Sandie Shaw, and scored Number 27 in
the U.K. This coup, along with The Smiths' "Heaven Knows
I'm Miserable Now" (Number 10 U.K., 1984), established the band.
The meteoric rise continued with Meat Is Murder debuting at Number One on the British chart; the group also caused a stir with Morrissey's stage presence, the singer wearing a garland of gladioli in tribute to Oscar Wilde, a hearing aid in homage to Fifties balladeer
Johnnie
Ray, and a ducktail haircut patterned after English rocker Billy
Fury. Some critics sniped that the group's lyrics referred to child
molesting, and Morrissey offended others
with sharp comments about
the all-star Band Aid benefit single for Ethiopian famine relief. His
champions, though, hailed his oblique, angst-driven songs as
latter-day examples of Ray Davies-styled social commentary.
With ex-Aztec Camera guitarist Craig Gannon added, 1986's The Queen Is Dead (Number Two U.K.) fared handsomely, but a disappointing U.S. tour showed that the Smiths had yet to penetrate the American mainstream. Later that year Johnny Marr was involved in a
serious car
accident; during his recovery, Gannon was fired. A single, "Sheila
Take a Bow," became a Top 10 U.K. hit in mid-1987, but later
that year, with Marr deeming their musical approach exhausted, the
Smiths disbanded. Strangeways, Here We Come and the live Rank
were released posthumously.
Despite his prolific output — Viva Hate, Bona Drag, Kill Uncle, Your Arsenal, and Vauxhall and I — Morrissey's solo career hasn't quite matched his success with the Smiths, although the singer has attracted a rabid following in the U.S. He released 1995's Southpaw
Grammar (Number 66) and 1997's Maladjusted (Number 61) to an
ambivalent critical response. (My Early Burglary Years was a
collection of B sides and rarities.) But a tour in 2000 enjoyed
sell-out crowds without a new album or even a record deal.
In 2004, Morrissey released You Are the Quarry (Number 11), his first solo album in seven years and highest-charting ever, then embarked on a triumphant tour. Well-received albums followed in 2006 and 2009.
Besides playing sessions with Bryan Ferry, Talking Heads, the Pet Shop Boys, and Billy Bragg, Marr served for a while with the Pretenders, The The, and Electronic without ever finding a permanent venue. Marr's low profile led to a reputation as British rock's most
talented
underachiever. But he reemerged in 2000 for the first time at the
front of his own band, the Healers, which included former Dub Pistol
keyboardist Lee Spender, bassist Alonza Bevan from Kula Shaker, and
drummer Zak Starkey (son of Ringo Starr).
Later in the decade Marr continued to act as a guitar mercenary, joining Modest Mouse in 2006. He toured with the band and performed on their Number One album We Were Dead Before the Ship Even Sank (2007). In 2008 Marr joined the English band The Cribs and played on their 2009 album, Ignore the Ignorant.
Rourke and Joyce played with the Adult Net before backing up Sinead O'Connor; Joyce eventually joined the reformed Buzzcocks. In 1996 they both sued Marr and Morrissey,
complaining over the unequal
sharing of Smiths earnings; Rourke settled out of court, but in 1998
Joyce won his case, with a British judge calling Morrissey "devious,
truculent, and unreliable." A reunion is not expected.
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