Firenze (canzone triste) - Ivan Graziani - 1980
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Ivan Graziani: Biografia | Biography
Fonte: nonsolosuoni.it
Ivan
Graziani, abruzzese, nasce a Teramo il 6 ottobre 1945, consegue
il diploma in arti grafiche a Urbino nel 1963 e spinto dalla passione
per la musica rock tre anni dopo fonda un complesso, l'Anonima Sound.
Nel 1967 il gruppo incide il 45 giri Fuori piove/Parla tu,
con il
quale partecipa al Cantagiro, arrivando ultimo. L'Anonima Sound
incide altri tre singoli, tra cui Ombre vive/Girotondo nel 1969, per
la casa discografica “Numero Uno” di Mogol. Nel 1970 Ivan
Graziani lascia la band per dedicarsi alla carriera di solista.
Inizialmente autoproduce un LP interamente strumentale, intitolato
Tato Tomaso's Guitar, registrato in occasione della nascita del
figlio Tommaso e dedicato alla moglie Anna, un album questo, che non
verrà mai distribuito. Con il nome d'arte di Rockleberry Roll
vengono pubblicati due 45 giri su etichetta Freedom: Dropout/True
True nel 1972 e Hi Jack/Give you all my love nel 1973, seguiti dal 33
giri Desperation uscito nel 1973, interpretato in inglese con musiche
rock anni '50. Inoltre, nello stesso periodo Graziani
entra a far
parte dei musicisti di studio della casa discografica Numero Uno:
l'etichetta per la quale incidono Lucio Battisti, Antonello Venditti,
Formula Tre e Premiata Forneria Marconi. Nel 1974 esce il suo album
d'esordio in italiano come solista, e con il suo vero nome, l'LP si
intitola La città che io vorrei, dove già si evidenzia lo stile che
lo renderà famoso: melodie accattivanti, tecnica chitarristica fuori
dal comune e una vocalità riconoscibilissima, tutta su toni acuti e
su un uso del falsetto lontanissimo dagli standard dell'epoca, il
cosiddetto
“strappo”, dove il cantante salta improvvisamente da
un'ottava all'altra navigando sul pentagramma, senza mai perdere
l'intonazione. Ivan partecipa come chitarrista e mandolinista
all'album di Lucio Battisti intitolato La batteria, il contrabbasso,
eccetera uscito
nel 1976. Nello stesso anno Graziani pubblica Ballata
per 4 stagioni, che Ivan incide con gli stessi musicisti di Battisti:
il lavoro è apprezzato dalla critica ma le vendite sono poco
soddisfacenti. La sua carriera sta comunque spiccando il volo,
infatti, appena un anno dopo
si registrano i primi riscontri di
pubblico: I lupi album pubblicato nel 1977 vende 80.000 copie, grazie
alla ballata romantica Lugano addio che racconta la storia d'amore
tra la figlia di un anarchico e il figlio di un pescatore. Questo LP
viene realizzato con l'aiuto di
Antonello Venditti, con il quale
Graziani aveva collaborato per il 33 giri Ullalla (1976) e aveva
aperto alcuni concerti. Nel 1978 esce l'album Pigro, con i brani
Monna Lisa e Pigro, quest'ultimo richiestissimo dalle radio. Per
Graziani è un momento di grande popolarità:
l'album Agnese dolce
Agnese, uscito nel 1979, scala le classifiche e Ivan inizia
un'intensa attività di concerti, grazie soprattutto al singolo
Agnese. L'anno dopo (1980), Firenze (Canzone triste) fa da
apri pista all'album Viaggi ed intemperie che registra un successo
analogo all'album precedente. Durante gli anni Ottanta intensifica
l'attività ma il pubblico sembra interessarsi poco alla sua
produzione. Da segnalare che prima dell'uscita dell'LP Seni e coseni
del 1981, Graziani si era unito a Ron e Goran Kuzminac per il
progetto
Canzone senza inganni: un Q-disc e un tour italiano. Nel
1982 esce il suo primo disco live, Parla tu, seguito nel 1983
dall'album Ivan Graziani e da Nove nel 1984, realizzato con la
collaborazione di Celso Valli, uno dei migliori arrangiatori
italiani. Nel 1985 partecipa per la
prima volta al Festival di
Sanremo con il brano Franca ti amo, passando inosservato. L'anno dopo
viene pubblicato il 33 giri Piknic (1986), l'ultimo realizzato con la
Numero Uno, nato più da esigenze contrattuali che per desiderio
dell'artista. La Carosello, etichetta diretta da
Gramitto Ricci e
proprietaria delle storiche Edizioni Curci, nel 1989 gli pubblica
Ivangarage e la raccolta Segni d'amore, che contiene vecchie canzoni
riarrangiate e l'inedito La sposa bambina, ottenendo maggiore
attenzione dai madia. Nel 1991 torna sul mercato
discografico con
l'album Cicli e tricicli, mentre nel 1994 partecipa per la seconda
volta al Festival di Sanremo interpretando Maledette malelingue.
Questa bella canzone riscuote successo sul palco dell'Ariston,
arrivando al settimo posto, e il CD omonimo riavvicina Ivan
al grande
pubblico. Nel 1996 scade il contratto con la Carosello e Ivan
prosegue la sua carriera con la struttura di Renato Zero, Fonopoli,
con la quale pubblica Fragili fiori... Livan: classici del suo
repertorio in versione live e cinque inediti, tra cui La nutella di
tua sorella
con l'intervento vocale dello stesso Zero. Malato da
tempo, Ivan Graziani muore il primo gennaio 1997 nella sua
casa di Novafeltria (PU). Due anni dopo l'amico e collega Renato Zero
pubblica Per sempre Ivan, un album realizzato con materiale inedito e
interventi vocali
di Renato Zero, Antonello Venditti, Biagio
Antonacci e Umberto Tozzi. Ivan Graziani nelle sue canzoni ha
raccontato e continua a raccontare la realtà della provincia, quella
degli affetti sinceri e dei sentimenti forti, popolata di figure
femminili che lasciano dietro di loro
malinconie e sogni mai
realizzati; ma la sua musica parla anche di storie d'amicizia e
illustra pure quadretti di grande ironia, come l'immaginaria
descrizione del furto della Gioconda di Leonardo da Vinci, nel brano
Monna Lisa. Ivan Graziani nella sua carriera è stato
sottovalutato dalla critica più impegnata, che lo rimproverava di
scarsa attenzione ai temi sociali, nonostante i suoi racconti di
controverse storie d'amore, spesso in contrasto con la morale
corrente.
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