Love is stronger than pride - Sade - 1988
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Sade: Biografia | Biography
Source: sade.com/it
Soldier
of Love è appena il sesto album di studio pubblicato dalla band Sade
in 25 anni di carriera, e il primo dopo Lover’s Rock del 2000. La
stessa Sade,
fulcro compositivo del
gruppo, ne fa una questione di integrità e
autenticità.“Faccio dischi soltanto quando sento di avere qualcosa
da dire.Non mi interessa fare musica solo per vendere qualcosa.Sade
non è una marca”.
Nel
2008 il gruppo si è riunito al Real World studio di Peter Gabriel,
vicino alla casa di Sade
nella campagna del sud-ovest inglese.Era la prima volta che i quattro
si ritrovavano insieme dalla conclusione del Lover’s Rock tour nel
2001.
Il bassista Paul Denman è arrivato da Los Angeles, dove
seguiva gli Orange, la punk band del figlio adolescente.Il
chitarrista e sassofonista Stuart Matthewman ha interrotto il suo
lavoro di compositore di colonne sonore a New York, e il tastierista
Andrew Hale ha abbandonato la sua attività di consulenza come talent
scout.
In
una serie di sessioni ogni due settimane al Real World, Sade
ha abbozzato il materiale per un nuovo album che, ne erano tutti
persuasi, era probabilmente il loro più ambizioso.In particolare la
tessitura sonora e i beat marziali della title track “Soldier Of
Love”
sembravano molto diversi da qualsiasi cosa che avessero mai
registrato in precedenza.Dice Andrew Hale:“All’inizio, la vera
domanda per noi è stata: vogliamo ancora farlo e possiamo continuare
ad andare d’accordo come amici?”.La risposta è arrivata ben
presto, appassionata e affermativa.
L’album
è stato completato nell’estate del 2009, principalmente al Real
World.Stavolta lo spirito della musica si era spostato dal vecchio
stile country soul di Lover’s Rock per assumere un’identità più
eclettica.A tratti la band ricordava gli Sade
degli inizi, con
Matthewman a suonare un morbido sax su “In Another
Time” e la voce su “Long Hard Road” a cantare un inno.Ma con
canzoni come la cantilena reggae gioiosamente insolita di
“Babyfather” e il brano dal’arrangiamento drammatico che apre
l’album, “The Moon and the Sky”, gli Sade
stavano esplorando un territorio nuovo.“Non voglio mai ripetermi”,
afferma Sade.“E
più andiamo avanti insieme, più questa sfida diventa interessante”.
Helen
Folasade
Adu è nata a Ibadan, in Nigeria.Il padre, nigeriano, era professore
universitario di economia; la madre Anne era un'infermiera inglese.I
due si incontrarono a Londra mentre lui studiava alla London School
of Economics, e si trasferirono in Nigeria
poco dopo il
matrimonio.Quando nacque la loro bambina, nessuno tra gli abitanti
locali era preparato a chiamarla con il suo nome inglese, per cui si
impose una versione abbreviata di
Folasade.Poi,
quando la piccola aveva quattro anni, i suoi genitori si separarono e
sua madre portò lei e il fratello maggiore Banji in Inghilterra,
dove inizialmente vissero con i nonni appena fuori Colchester,
nell’Essex.
Sade
ascoltava musica soul americana, in particolare l’ondata di artisti
anni '70 come Curtis Mayfield, Donny Hathaway e Bill Withers.Da
adolescente vide i Jackson 5 al Rainbow Theatre di Finsbury Park,
dove lavorava dietro al bancone nei weekend.“Ero più affascinata
dal pubblico che da qualsiasi cosa stesse succedendo sul
palco.Avevano attirato ragazzini, madri con bambini, persone anziane,
bianchi, neri.Ero commossa.Quello è il pubblico a cui ho sempre
mirato”.
La
musica non fu la sua prima scelta professionale.Studiò moda alla St
Martin's School Of Art e iniziò a cantare soltanto dopo che due
vecchi compagni di scuola la coinvolsero nel loro gruppo alle prime
armi.
Con
sua sorpresa, scoprì che se cantare la rendeva nervosa, scrivere
canzoni la divertiva.Due anni più tardi aveva superato il panico da
palcoscenico e cantava regolarmente come corista insieme a una band
di Latin funk di Londra nord, i Pride.“
Quando salivo sul palco con
i Pride, tremavo.Ero terrorizzata.Ma ero determinata a cercare di
fare del mio meglio, e ho deciso che se dovevo cantare, avrei cantato
come parlo, perché è importante essere se stessi”.
Sade
fece un lungo apprendistato on the road con i Pride.Per tre anni, a
partire dal 1981, lei e sette altri componenti della band viaggiarono
per il Regno Unito, spesso con lei al volante.
Gli spettacoli dei
Pride prevedevano una parte in cui Sade
guidava un quartetto che suonava pezzi più jazz e tranquilli.Uno di
questi brani, intitolato “Smooth Operator”, di cui Sade
era coautrice, attirò l’attenzione dei talent scout delle case
discografiche.
Presto tutti volevano offrire un contratto a lei, ma
non agli altri membri dei Pride.Ostinatamente fedele ai suoi
compagni, Sade
rifiutò di andarsene.18 mesi dopo cambiò idea e firmò un contratto
con la Epic Records, a condizione che potesse portare
con sé i tre
compagni di gruppo che tuttora costituiscono l’entità conosciuta
con il nome di Sade:il
sassofonista Stuart Matthewman, il tastierista Andrew Hale e il
bassista Paul Denman.
Il
primo singolo di Sade,
”Your Love Is King”, entrò nella Top 10 britannica nel febbraio
1984, cambiando per sempre la vita della cantante e della
band.L’eleganza rilassata e discreta della musica, unita al suo
look vagamente esotico e spontaneamente sofisticato,
lanciarono Sade
come volto femminile degli anni ‘80.Le riviste facevano la fila per
metterla in copertina.“Non era marketing", ribadisce con
stanchezza.“Ero solo io.E non stavo cercando di promuovere
un’immagine”.
All’epoca
del suo primo album, Diamond Life, la sua vita era tutt’altro che
adamantina.Sade
viveva in un’ex caserma dei vigili del fuoco a Finsbury Park con
l’allora fidanzato, il giornalista di moda Robert Elms.Non c’era
riscaldamento, e quindi doveva vestirsi a letto.Il
bagno, che in
inverno ghiacciava, era sulla scala antincendio.La vasca da bagno era
in cucina.“Stavamo sostanzialmente congelando”.Per il resto degli
anni ’80, quando i primi tre album vendettero milioni di copie nel
mondo, Sade
era quasi sempre in tournée.Per lei
rimane una questione di
principio.“Se fai solo video e vai in TV, diventi uno strumento
dell’industria discografica.Vendi un prodotto.È quando salgo sul
palco con la band e suoniamo insieme che so che la gente ama la
musica.Lo sento.A volte agogno di andare in tournée.Sono sopraffatta
da questo desiderio”.
L’eccessivo
interesse da parte dei media per la sua vita privata portò a una
continua riluttanza a partecipare agli impegni promozionali.Fraintesa
dalla stampa in varie occasioni, Sade
raramente rilascia interviste.“è terribile questa mentalità dei
giornalisti britannici secondo la quale se qualcosa sembra semplice e
facile, ci dev’essere qualcosa sotto”.
Per
la maggior parte degli ultimi 20 anni, Sade
ha privilegiato la vita privata rispetto alla carriera professionale,
pubblicando solo tre album di studio di materiale inedito.Il
matrimonio con il regista spagnolo Carlos Scola Pliego nel 1989, la
nascita della figlia nel 1996 e il
trasferimento, all’alba del
21esimo secolo, da Londra nord alla campagna del Gloucestershire,
dove ora vive con un nuovo compagno, hanno assorbito la maggior parte
del suo tempo e della sua attenzione.E giustamente.“Puoi crescere
come artista solo se ti
concedi il tempo di crescere come persona”,
spiega Sade.“Siamo
tutti genitori, le nostre vite sono cambiate.Non potrei aver fatto
Soldier of Love prima di adesso, e anche se i fan hanno dovuto
aspettare molto – e mi dispiace –, ne sono davvero orgogliosa”.
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