14/09/15

Messaggio - Alice - 1982 - Musica italiana anni 80

Messaggio - Alice - 1982

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Alice: Biografia | Biography


Fonte: rockol.it

Carla Bissi nasce a Forlì nel 1954. Debutta come cantante nei locali da ballo della riviera adriatica, e nel 1971 vince il Festival di Castrocaro con una sua esecuzione di “Tanta voglia di lei” dei Pooh. Ammessa di diritto al Festival di Sanremo, partecipa nel 1972 con “Il mio 

cuore se ne va”. In autunno vince la Gondola d’Argento a Venezia con “La festa mia”, scritto e prodotto da Franco Califano. Il suo ultimo disco a nome Carla Bissi è del 1973: “Vive un po’, morire un po’”. Due anni più tardi, passata dalla Carosello alla Cgd e cambiato nome in 

Alice Visconti, e prodotta da Giancarlo Lucariello, pubblica due album: LA MIA POCA GRANDE ETA’ (1975), con testi di Stefano D’Orazio dei Pooh e COSA RESTA... UN FIORE (1978), nel quale debutta come cantautrice (“Una notte speciale”). I risultati di vendita non 

entusiasmanti e l’incontro con Franco Battiato e Giusto Pio determinano il cambio di casa discografica (alla EMI), la semplificazione del nome d’arte (che diventa solo Alice) e l’uscita di CAPO NORD (1980), album propulso dal successo del singolo “Il vento caldo dell’estate” 

(firmata anche da Alice e Battiato). L’anno seguente Alice vince il Festival di Sanremo con il brano che intitola il suo nuovo album, PER ELISA (1981): il disco contiene in maggioranza canzoni di cui è autrice lei stessa. L’anno seguente, AZIMUT vede collaborazioni con 

Eugenio Finardi e ancora Battiato, per due brani di successo: “Messaggio” e il duetto “Chan-son egocentrique”. Meno felici gli esiti commerciali del successivo FALSI ALLARMI (1983) scritto con Matteo Fasolino. Nel 1984 Alice partecipa all’Eurofestival cantando in coppia 

con Franco Battiato “I treni di Tozeur”. L’anno seguente rende omaggio a Franco Battiato interpretando sue canzoni nell’album GIOIELLI RUBATI (Targa Tenco come migliore interprete), e nel 1986 realizza con musicisti del calibro di Tony Levin e Phil Manzanera 

l’album PARK HOTEL, che contiene fra l’altro “Nomadi” di Juri Camisasca. ELISIR, 1987, è un album parzialmente compilativo che include una cover di “The fool on the hill” dei Beatles, ed è seguito l’anno dopo da MELODIE PASSAGERE, un disco in cui Alice 

affronta il repertorio classico di Satie, Fauré, Ravel. IL SOLE NELLA PIOGGIA, 1989, vede collaborazioni con Camisasca, FInardi, Peter Hammill. Due anni di silenzio e studio preludono all’uscita di MEZZOGIORNO SULLE ALPI (1992), album ambizioso, scritto in 

gran parte col produttore Francesco Messina che contiene fra l’altro una poesia di Pasolini musicata da Mino Di Martino (“La recessione”) e una cover di Tim Buckley (“Blue melody”). Il 1994 è l'anno di "Art et Decoration", programma con musiche di Hahn, Ives, Ravel, 

Montsalvage, Sadero, Fauré, Gurney, Saint Saens, Villa Lobos con cui tiene concerti insieme ad un’orchestra sinfonica. CHARADE, 1995, prosegue le collaborazioni con Messina e Di Martino, mentre per il successivo EXIT (1998) Alice ritrova Camisasca e 

Peter Hammill, Messina e Di Martino, ma canta anche Morgan, Luca Urbani, Osvaldo Coluccino e Leo Ferré e duetta con Skye dei Morcheeba in “Open your eyes”. Innovativo il progetto del 1999, GOD IS MY DJ, ampiamente strumentale e aperto a sonorità 

sperimentali, mentre il 2000 riporta Alice al festival di Sanremo con “Il giorno dell’indipendenza”, di Camisasca, e vede l’uscita di PERSONAL JUKE-BOX, raccolta di rifacimenti che include la cover di “This is not America” di David Bowie. Nel 2003, in 

VIAGGIO IN ITALIA, progetto iniziato col titolo “Le parole del giorno prima”, Alice canta Pasolini, Joyce, Battiato, De André, Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Battisti-Panella, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, “Islands” dei King Crimson e “Golden hair” di Syd 

Barrett. Il 2006 e il 2007 vedono Alice protagonista di un tour chiamato “Lungo la strada”, che la porta a girare nelle chiese del nord Italia proponendo una scaletta con vecchi pezzi e nuove cover, tra le quali “La cura” di Battiato e “‘A‘cchiù bella", poesia di Totò su musica di 

Giuni Russo, più l'inedita “Ave Maria”, antifona su musica di Alice.
Un concerto del tour è parzialmente documentato dall'album live "Lungo la strada", pubblicato nel 2009.

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