05/09/15

Amore disperato - Nada - 1983


Nada


Amore disperato



Nada

Fonte: Wikipedia

Nada Malanima, nota più semplicemente come Nada (Gabbro di Rosignano Marittimo, 17 novembre 1953), è una cantante, scrittrice, cantautrice e attrice italiana.

Figlia d'arte (il padre è un clarinettista), Nada nasce a Gabbro (Rosignano Marittimo) (Livorno), sulle Colline livornesi. Viene scoperta da Franco Migliacci.

Dopo un primo 45 giri, contenente una cover in italiano di Les bicyclettes de Belsize, a soli quindici anni debutta al Festival di Sanremo 1969 con Ma che freddo fa (in abbinamento con i Rokes), singolo inciso per la RCA Talent che la spinge al primo posto in hit-parade 

per cinque settimane regalandole un'enorme e improvvisa popolarità in Italia, Spagna, Giappone e altri paesi; viene soprannominata Il pulcino del Gabbro per la sua giovanissima età.

Pochi mesi dopo, partecipa a Un disco per l'estate 1969, con la canzone Biancaneve (ma è il retro del singolo, Cuore stanco, a riscuotere maggior successo).

Nel 1970 canta Pa', diglielo a ma' in abbinamento con Ron sempre a Sanremo, mentre nel 1971 vince con Il cuore è uno zingaro in abbinamento con Nicola Di Bari, per poi 

classificarsi terza nel '72 con Re di denari. In quella edizione vinse di nuovo Di Bari con I giorni dell'arcobaleno. I due tirarono a sorte, con una moneta da 100 lire, su chi dovesse partecipare all'Eurovision Song Contest: la fortuna le girò le spalle e vi andò il suo collega.

Nelle hit-parade di questo periodo, oltre ai successi sanremesi, riscuotono grande successo anche Che male fa la gelosia, Bugia, e L'anello; nel 1972, è di nuovo a Saint Vincent per Un disco per l'estate, dove si classifica decima (ai nastri di partenza i cantanti in gara erano 64) con Una chitarra e un'armonica.

Terminato il rapporto con Migliacci, Nada si lega a Gerry Manzoli, il bassista dei Camaleonti, con cui troverà la stabilità affettiva e che sposerà qualche anno dopo.

Con l'album Ho scoperto che esisto anch'io (1973), la giovane cantante abbandona l'immagine adolescenziale costruita dai suoi discografici e si avvicina alla poetica del suo conterraneo Piero Ciampi. L'album verrà rivalutato solo successivamente. Intanto, sempre 

nel 1973, partecipa nuovamente a Un disco per l'estate con "Brividi d'amore", scritta da Michetti, Paulin e Sacchi (i primi due sono componenti del noto gruppo I Cugini di Campagna), finalista a Saint Vincent.


Si avvicina inoltre alla nuova canzone d'autore italiana collaborando con alcuni grandi nomi giunti solo qualche anno dopo alla vera notorietà (come ad esempio Antonello Venditti, Riccardo Cocciante e Claudio Baglioni), collaborazioni di cui ben poco è stato poi pubblicato per ragioni discografiche.

La svolta prosegue nel 1975 con l'album 1930: Il domatore delle scimmie in cui collabora con la Reale Accademia di Musica.

Tra la fine del 1976 e gli inizi del 1977 Nada prova ad esibirsi in concerto con alcuni amici conosciuti alla RCA tra cui Piero Ciampi, Paolo Conte e Renzo Zenobi, ma le serate non riscuotono molto successo; viene anche registrata una trasmissione televisiva, che però la 

RAI non trasmetterà mai. Grazie a quest'incontro, comunque, Nada incide nel suo disco di quell'anno due canzoni di Conte, Avanti bionda e La fisarmonica di Stradella (per quest'ultimo brano il cantautore effettuerà alcune modifiche al testo), una canzone di Ciampi (L'amore è tutto qui) ed una di Zenobi (Giornate di tenera attesa).

Con il passaggio dalla RCA alla Polydor, Nada torna al successo attraverso un repertorio più leggero, con la collaborazione di Mauro Lusini. Pubblica svariati 45 giri che ottengono un buon riscontro commerciale: Pasticcio universale (1978) arrangiamenti di Alessandro 

Centofanti e Walter Martino, Dolce più dolce (1979), Rosa (1980) e soprattutto Dimmi che mi ami che mi ami che tu ami che tu ami solo me (1981) e Ti stringerò (1982), dove Nada firma per la prima volta il testo e ritrova la Top Ten nella classifica dei 45 Giri.

Nel 1983 passa alla EMI ed esce l'album Smalto, trainato dalla celeberrima Amore disperato, che diventa immediatamente uno dei tormentoni dell'anno, nonché uno dei brani italiani simbolo degli anni ottanta, che sarà riscoperto anche successivamente, oltre a 

essere riproposto dal gruppo Super B. Sempre nel 1983, la cantante ottiene la vittoria nell'ambito di varie popolari rassegne, tra cui Vota la voce, come miglior cantante donna dell'anno, ed Azzurro, assieme alla collega Alice.

L'anno seguente esce il singolo Balliamo ancora un po'. Negli LP Noi non cresceremo mai (1984) e Baci rossi (1986), l'artista lascia ampio spazio all'elettronica, senza ottenere il successo degli anni precedenti.

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