Guesch Patti
Etienne
Guesch Patti
Fonte: Wikipedia
Il suo nome d'arte si
compone di Guesch, appellativo che aveva da bambina, e di
Patti che è tratto dal suo nome Patricia. Si orienta inizialmente
verso la danza classica fin dall'età di nove anni - ha lavorato con
Roland Petit - quindi verso la danza contemporanea con
Carolyn
Carlson e Pina Bausch per poi partecipare a diversi programmi tv.
Dopo aver accompagnato il pianista Yves Gilbert, opta finalmente per
la carriera di cantante registrando, nel 1964 e nel 1965, quattro
dischi passati inosservati. Nel 1984 fonda il trio
musicale Da Capo,
assieme a Lydie Callier, regista dei suoi primi videoclip. Somnifères
è l'unico disco 45 giri prodotto dal gruppo.
Il successo di Guesch
Patti arriva come solista tre anni dopo con Étienne,
disco d'oro in
Francia. Il successo è travolgente, un milione e
mezzo le copie vendute del disco, che raggiungerà il numero uno
nelle classifiche di nove paesi. Il brano allude pesantemente ad
una
fellatio utilizzando un linguaggio abbastanza esplicito, ed è
accompagnato da un videoclip in bianco e nero nel quale la cantante
si esibisce in uno striptease. Il disco viene premiato in Francia con
il Prix Vincent Scotto (Sacem), come miglior singolo nel 1987.
Nel marzo del 1988 viene
pubblicato il singolo Let be must the queen, che racconta le prodezze
sessuali di una prostituta, e anticipa l'album Labyrinthe. Il disco
di debutto di Guesch Patti, di genere pop-rock, è un progetto
eterogeneo: affronta temi sociali come la
droga, l'emarginazione e la
prostituzione, ed include un brano dell'artista Mimi Bastille:
Backstage d'une star. Il disco si rivela un ottimo successo
commerciale. Ne sono estratti tre singoli: Let be must the queen, Bon
anniversaire e Cul Cul Clan; quest'ultimo è stato
pubblicato
solamente per il mercato tedesco e francese. Molti i premi e le
ricompense artistiche, tra i quali la Victoire de la musique (una
specie di Grammy che si tiene in
Francia) nel 1988 nella categoria
"rivelazione femminile dell'anno", Diamonds Awards
(Belgio-Olanda) e il Tigra Awards (Germania). Nello stesso anno
partecipa come ospite a Sanremo, dove viene premiata come rivelazione
dell'anno.
Nel 1989 duetta assieme a
Jean-Louis Aubert nel brano On Peut s'Aimer, incluso nell'album Blue,
Blanc, Vert. Il secondo album di
Guesch Patti, intitolato Nomades, esce nel gennaio 1990. Il
motivo d'apertura L'homme au tablier vert (Fleurs carnivores),
scritto pensando al
leader dell'estrema destra francese Jean-Marie Le
Pen, ironizza sull'ascesa e la disfatta di un dittatore. Il brano
partecipa alla rassegna Sanremo International. Malgrado una tournée
europea e i concerti tenuti negli Stati Uniti ed in Canada, l'album
non ottiene il medesimo
successo di Labyrinthe. L'homme au tablier
vert, Comment dire e Nomade sono i tre singoli estratti dall'album,
l'ultimo realizzato assieme al gruppo degli Encore.
Nel 1992 Wake up, motivo
satirico sull'economia e la società del ventesimo secolo, fa da
apristrada all'album Gobe. Nonostante la grande qualità del disco,
l'album sarà un fallimento commerciale. Wake up e Melomane sono i
due singoli estratti dall'album.
Nel 1995 l'album Blonde è
contrassegnato da un'evoluzione verso sonorità meno commerciali e da
nuove collaborazioni con, fra gli altri, Matthieu Chédid, Étienne
Daho (nel pezzo Blonde) e Françoise Hardy (nel brano Un peu...
beaucoup). Ne sono estratti tre
singoli: La marquise, Blonde e
Amnésie. Il regista britannico Peter Greenaway sceglierà inoltre
per la colonna sonora originale del suo film I racconti del cuscino,
uscito nel 1996, tre canzoni dell'album: La marquise, Blonde e La
Chinoise.
Negli anni novanta Guesch
Patti ha interpretato alcuni celebri motivi francesi, realizzando
ventuno cover per i progetti musicali: Hommage ils chantent, Les Plus
Belles Chansons Françaises e Un Hommage à Polnareff. Quand On A Que
l'Amour (Jacques Brel), Le
Monde Est Stone (Michel Berger), Octobre
(Francis Cabrel), Les Feuilles Mortes (Yves Montand), Potemkine (Jean
Ferrat), SOS Amor (Alain Bashung), sono solo alcune delle
interpretazioni della cantante.
Dernières nouvelles
pubblicato nel 2000 è il titolo del quinto album di Guesch Patti.
L'album mette in evidenza un'atmosfera dolorosa e melodrammatica,
fortemente permeata di un senso di solitudine. Un DVD uscito nel
marzo del 2002 completa l'album. Innovatore
nel settore della musica,
questo DVD presenta una grande parte dell'album, mescolando
performance coreografiche, così come un'intervista che tratta di
problemi esistenziali, ma anche della condizione dell'artista. Lo
stesso anno, Guesch Patti offre un duetto con Gonzales nel
singolo intitolato Dans tes yeux, incluso nell'album Z dell'artista
canadese.
Source: Wikipedia
Patti was born in Paris,
France. She chose her artist name, Guesch, from the nickname
she had as a child. Patti is a nickname for Patricia.
Guesch Patti first
started her career at dancing at age nine when she performed in a
ballet at the Opéra National de Paris, working with Roland Petit,
then at contemporary dance with Carolyn Carlson and Pina Bausch, and
finally at variety dance on television.
After having accompanied
the pianist Yves Gilbert, she decided to begin a singer career and
recorded two discs in 1965 that passed unnoticed. In 1984, Patti
participated in the trio named 'Dacapo', and had her first solo hit
in 1987/1988 with "Étienne", which was certified
gold disc in France. This song sold more than half a million copies
and was ranked #1 in several countries, including France and Italy.
Labyrinthe, released a short time after, was
also successful: in
1988, it won a Victoire de la Musique in the category 'Female
révélation of the year', which is awarded to best new artists.
Another single, "Let Be Must the Queen", was a minor hit,
peaking at #25 in France and #21 in Austria.
Her second album,
entitled Nomades, was released in January 1990. In spite of a
European tour and concerts performed in the US and Canada, the album
was less successful than the previous. "L'Homme au tablier
vert", "Comment dire" and "Nomades" were the
three singles from the album, but were not charted.
In 1992, Patti released
her third album, Gobe, which was critically well-received, but
considered a commercial failure.
In 1995, her next album,
Blonde, strongly marked a musical shift and a more electronic
experimentation, with less commercial sounds and new collaborations
with many artists including Étienne Daho (on the song
"Blonde") and Françoise Hardy ("Un peu, beaucoup").
There were three singles from this album: "La Marquise",
"Blonde" and "Amnésie". In addition, the British
filmmaker Peter Greenaway chose "Blonde" for the soundtrack
of his film The Pillow Book (1996).
The fifth album,
Dernières Nouvelles, released in 2000, highlighted a painful and
romance-drama ambiance, strongly tinged with loneliness. A DVD
released in March 2002 completed the album. With much musical
innovation, this DVD presents a large part of the album,
containing
choreographed performances and a false interview dealing with
existential problems and the condition of the artist. The same year,
Patti recorded a duet with Gonzales for the single entitled "Dans
tes yeux".
Following the failure of
these albums in the 1990s, Patti decided to abandon music and
diversify her artistic experiences. She then continued her dancing
career, especially with
the show entitled Elle sourit aux larmes,
presented at the Theatre des Abbesses in 2001 in which she performed
dances from various contemporary choreographers including Odile
Duboc, Daniel Larrieu and another specially written for her by
Dominique Mercy.
Patti also appeared in
films. She made a brief appearance in Claude Lelouch's film Une pour
toutes, and also played in Elles, by Luis Galvao Teles, alongside
Miou-Miou, Marthe Keller, Marisa Berenson and Carmen Maura. She
continued to go on stage, with plays such
as L'Opéra de quat'sous,
Les Monologues du vagin and Jésus Camacho 404 284. During the summer
of 2006, she was a member of the jury in Dancing Show, broadcast on
France 2 in France.
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