Fabio Concato
051 222525
Fabio Concato
Fonte: fabioconcato.it
Fabio Concato è
una delle più belle certezze della nostra musica d'autore.
Nel corso degli anni, ha
saputo ritagliarsi uno spazio importante per le sue canzoni, narrando
in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità.
Nostalgie,
ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena
delineate, lampi d'allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza
popolano il mondo delle sue canzoni, simili a foto, illustrazioni e
annotazioni in un diario della memoria che è sempre riuscito a fare
breccia sia
nell'immaginario che nella sensibilità del pubblico.
Nasce a Milano, il 31
Maggio 1953, in una famiglia ricca di stimoli culturali e musicali:
la madre è giornalista e stimata poetessa, il padre ottimo
chitarrista e noto autore e
divulgatore della musica jazz. Nel 1965
forma con il fratello maggiore il suo primo gruppo rock. Nel 1974 che con due
grandi amici - Bruno Graceffa e Giorgio Porcaro – dà vita ai
"Mormoranti", un gruppo di cabaret in cui scrive testi e
musiche e che, da subito, dalle
prime esibizioni al "Derby"
di Milano, riscuote grande successo. Esperienza fondamentale questa,
e contributo rilevante nella sua formazione artistica, tanto che, sin
dalla fine degli anni '70, nella sua formula musicale è chiaramente
percepibile l'influenza della sua passione per il cabaret, che ha
segnato in maniera inconfondibile le sue prime esperienze.
La storia discografica di
Fabio Concato inizia nel 1977, con la pubblicazione del primo
album, "Storie di sempre", che contiene "A Dean
Martin", scherzosa presa in giro del cantante americano che si
fa apprezzare per la sua vena ironica e originale.
L'anno successivo è la
volta di "Svendita totale", secondo album che prelude ad un
cambio di etichetta - dalla Saar alla Philips -con cui nel 1979
Concato pubblica "Zio Tom", album a cui collabora uno dei
più bravi armonicisti al mondo, Thoots Thielemans.
Trascorrono tre anni
prima che il cantautore milanese decida di ripresentarsi al pubblico,
lo fa nel 1982 con un album intitolato semplicemente "Fabio
Concato".
È un successo e il brano
"Domenica bestiale" – ancora oggi tra i più programmati
in radio – conquista e seduce il grande pubblico, diventando così
la prima pietra miliare nella produzione musicale dell'artista. È
l'avvio di una fase artistica molto fortunata, che
prosegue nel 1984
con "Fabio Concato", album che conquista il doppio
disco di platino e rende popolari canzoni come "Guido piano",
"Rosalina", "Sexy Tango", "Ti ricordo
ancora" e "Fiore di maggio", veri punti di riferimento
nella musica d'autore italiana.
Del 1985 la prima
esperienza di scrittura con Vince Tempera per le musiche originali
che diventeranno la colonna sonora del film "A me mi piace"
di Enrico Montesano. Immediatamente dopo esce "Senza avvisare"
(1986), disco d'oro già in prenotazione, che
lo conferma tra i
migliori della nostra musica d'autore.
Nel 1988 Concato
pubblica il singolo "051/222525", con i proventi destinati
a mantenere in vita il servizio del "Telefono Azzurro",
allora minacciato di chiusura, un pezzo drammatico di straordinaria
forza.
Nel 1990 esce un nuovo
album, "Giannutri", che Concato registra a Parigi
sotto la guida di Phil Ramone (famoso produttore americano per le più
grandi rockstar, da Paul McCartney a Billy Joel ed Elton John): un
disco di caratura internazionale, ispirato alla bellissima isola
del Tirreno. Ancora un grande successo sospinto da piccoli grandi
capolavori come "Speriamo che piova" e "Gigi". Lo
stesso anno si cimenta con le canzoni dedicate ai bambini, scrivendo
"L'Ocona sgangherona", terza classificata alla 33°
edizione dello Zecchino d'Oro.
Una raccolta di successi
datata 1991, "Punto e virgola", separa "Giannutri"
dal suo successore, l'album del 1992 "In viaggio", nel
quale sono pubblicate "Giulia", "E' festa" e
l'intensa "Canzone di Laura" che Concato scrive con
Pino Daniele.
Nel 1994, preceduta
dall'uscita del singolo "Troppo vento", esce la raccolta
"Scomporre e ricomporre", una rilettura dei brani cui
l'artista milanese è maggiormente legato realizzata con nuovi
arrangiamenti strumentali e vocali.
A testimonianza del suo
ricorrente interesse nei confronti dell'infanzia, nello stesso anno
Fabio Concato scrive le musiche e presta la sua voce alla
narrazione di una delle opere letterarie più conosciute al mondo,
"Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupery,
pubblicata dalla Polygram su un audiolibro curato dall'Editrice
Pontaccio.
Il decimo album di
studio, "Blu", esce nel 1996, prodotto dal tastierista
della PFM Flavio Premoli. Tra le canzoni: "O bella bionda",
"Ciao amore" e "Bella Italia".
Nel 1999 è la volta di
"Fabio Concato", un nuovo album di inediti con gli
arrangiamenti di
Maurizio Fabrizio. impreziosito dalla presenza di un
duetto con Josè Feliciano, nel brano "M'innamoro davvero".
Nel 2001 esce l'album
"Ballando con Chet Baker" arrangiato da Pier Carlo Penta e
da Bruno Zucchetti, in cui è pubblicato il brano "Ciao Ninìn"
presentato al "Festival di Sanremo", prima partecipazione
di Fabio Concato alla kermesse.
È del 2003 "Voilà",
il primo "Concato-live", nel quale, oltre al
bellissimo inedito brano omonimo, alcuni grandi successi vengono
intensamente re-interpretati e impreziositi in duetti con Anna Oxa,
Lucio Dalla, Samuele Bersani e Stefano Di Battista.
L'anno successivo, scrive
le musiche originali di "Patrizia", un musical di Roberto
Innocenti, tratto da un libretto di Arnoldo Foà.
Nel 2006 Fabio
incontra Claudio Dentes, tra i più noti produttori italiani ("Elio
e le Storie Tese", Carla Bruni e i Pitura Freska, sono alcuni
degli artisti con cui ha lavorato) e decidono di rivisitare i
successi di Concato e, contemporaneamente, di lavorare ad un
nuovo progetto artistico.
A questo punto Fabio
manifesta anche la volontà di tornare ad occuparsi di Telefono
Azzurro. Dopo un incontro con il Professor Caffo (Presidente
dell'Associazione Telefono Azzurro) nasce "Azzurro &
Concato" (2007), la raccolta dei suoi brani di maggior
successo
arrangiati in una nuova veste, distribuito e venduto in
edicola, in abbinamento al Magazine del Corriere della Sera, il cui
ricavato è devoluto a sostegno dei progetti dell'associazione.
Sempre nel 2007,
partecipa per la seconda volta, raccogliendo ottime critiche ed un
notevole successo di pubblico, al "Festival di Sanremo" con
il brano "Oltre il giardino", uno straordinario esempio di
perfetto equilibrio tra la denuncia (la piaga sociale dell'espulsione
dal mondo del lavoro dei cinquantenni) e la rabbia poetica per una
prospettiva futura di
speranza e ancora degna di esser vissuta.
"Oltre il Giardino"
è anche il titolo dato al cofanetto (doppio cd) in cui un'ampia
selezione dei successi viene rivisitata e riletta in nuovi,
coraggiosi e provocanti arrangiamenti, oltre ad un secondo inedito,
"La ballata del mostro".
Annunciato da due
singoli, "Tutto qua" e ora in radio "Un trenino nel
petto", il 20 marzo 2012 Fabio Concato pubblica, a
distanza di ben 11 anni dal precedente, un nuovo album di
inediti
"Tutto Qua", scritto e realizzato nel tempo, con calma,
dove la grande vena compositiva e narrativa è intatta e le nuove
canzoni continuano a raccontare storie personali e, al tempo stesso,
facilmente condivisibili con il grande pubblico.
Source: allmusic.com
Italy's great singing
tradition has been extended by Milan-born vocalist Fabio Concato.
Inspired by American pop music, Concato featured the ode "To
Dean Martin" on his 1977 debut album, Storie di Sempre, while he
showcased the harmonica playing of Toots
Thielemans on his third
outing, Zio Tom, two years later. Concato attracted
international attention with his self-titled album in 1984. Selling
more than 200 thousand copies, the
albums spawned a series of hits:
"Guido Piano," "Rosalina," "Fiore Di
Maggio," and "Senza Auvisare." After 1992, Concato
collaborated often with American record producer Phil Ramone.
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