Renzo Arbore
Sì, la vita è tutta un quiz
Renzo Arbore
Fonte: biografieonline.it
Lorenzo
Giovanni Arbore,
poliedrico personaggio radio-televisivo, attore, showman e musicista,
nasce a Foggia il 24 giugno 1937. Nella sua lunga carriera artistica
è riuscito nella difficile impresa di cimentarsi con radio, musica,
cinema e televisione, mantenendo sempre intatto il proprio
personaggio.
Arbore nasce sì a Foggia, ma è napoletano d'adozione, con tanto di cerimonia in comune, dove si laurea in giurisprudenza. Come artista comincia a farsi strada nella città natale pugliese, nella "Taverna del Gufo" dopo essere stato al seguito di un complesso jazz foggiano.
Sempre a suo agio nel mondo dello spettacolo romano, è uno dei pochissimi showman italiani ad essere dotato di fervida creatività e capace di far accettare e realizzare con successo ogni suo programma.
Nel
1972 inizia la sua prima vera esperienza nel mondo musicale con il
complesso "N.U. Orleans Rubbish Band" (dove N.U. sono
acronimo di "Nettezza Urbana"), band composta,
oltre che
dallo stesso Arbore
al clarino, da Fabrizio Zampa alla batteria, Mauro Chiari al basso,
Massimo Catalano al trombone e Franco Bracardi al piano. Con loro
pubblica un 45 giri che contiene le tracce "She was not an
angel" e "The stage boy".
Inizia poi la sua carriera alla radio con le trasmissioni "Bandiera gialla", "Alto gradimento" e "Radio anche noi" al fianco di Gianni Boncompagni, programmi innovativi che raggiungono immediatamente alti indici d'ascolto. Il passaggio dalla radio alla televisione sarà breve.
La carriera televisiva di Renzo Arbore comincia alla fine degli anni '60, caratterizzati da contestazioni, aspri confronti e proteste. Un momento sociale e politico particolare che ispira ad Arbore la trasmissione "Speciale per voi". E' il suo primo programma televisivo che
firma come autore e conduttore; è un
programma musicale che, senza ricercate forzature come avviene nella
televisione moderna, testimonia fedelmente il clima di confronto e
contestazione dell'epoca. Un programma che tiene a battesimo nomi
come Lucio Battisti, per citarne uno. Il pubblico in sala interviene
e critica (anche apertamente) gli ospiti che vengono ad esibirsi.
Nasce di fatto il primo talk-show della televisione italiana.
Nel 1976 gli italiani, educati alla domenica televisiva di "Domenica In", scoprono che sul secondo canale Rai c'è "L'Altra domenica" programma con cui Renzo Arbore sbarca alla tv nazionalpopolare. Arbore inventa questo show "alternativo" che diventa ben presto un cult
della televisione. Il pubblico entra in diretta con il programma
per la prima volta : "L'altra domenica" è la strampalata
combinazione di giochi, macchiette e parodie con cui Renzo lancia,
tra gli altri, personaggi come Roberto Benigni, Milly Carlucci, Mario
Marenco, le
Sorelle Bandiera, Giorgio Bracardi, Gegè Telesforo,
Marisa Laurito, Nino Frassica, il cugino americano Andy Luotto, i
cartoni animati di Maurizio Nichetti, i collegamenti con Isabella
Rossellini da New York, e valorizza personaggi come Michele
Mirabella, Luciano De Crescenzo e la Microband.
Arrivano
gli anni Ottanta e Arrbore torna in tv come autore e conduttore di
"Tagli, ritagli e frattaglie" e "Telepatria
International". Nel 1984, in occasione del 60° anniversario
della
radio Rai, realizza quello che era probabilmente già da
qualche tempo un suo sogno: inventa e conduce "Cari amici,
vicini e lontani", riuscendo a coinvolgere Radio e Televisione
in un matrimonio sembrato fino ad allora difficile, per non dire
impossibile.
Il
1985 è l'anno di "Quelli della notte", programma TV che
inaugura la "seconda serata" nella quale Arbore
trova la sua collocazione più propria. La trasmissione è il trionfo
dell'improvvisazione al suo stadio più alto, capace di imporre uno
stile nuovo, in cui i
protagonisti nel salotto cazzeggiano e parlano
a ruota libera seguendo solo un filone decretato dal tema della
puntata. Il risultato è una comicità sorprendente in quanto
improvvisata ed improvvisa, arte più unica che rara nella
televisione moderna che verrà negli anni a seguire.
Arbore
nel frattempo partecipa a Sanremo nel 1986 con la canzone "Il
clarinetto" ed ottiene il secondo posto, gira i film "Il
Pap'occhio" e "F.F.S.S. Cioè...che mi ha portato a fare
sopra Posillipo se non mi vuoi più bene?".
Nel
1987 parte la striscia quotidiana di "D.O.C.", programma
musicale con "Denominazione di Origine Controllata", che
apre al grosso pubblico le porte del jazz, del blues e del rock, e
che Arbore
colloca un anno dopo nella fascia oraria "notturna" a lui
prediletta nella
trasmissione dal titolo "International D.O.C.
Club". Ma questo è l'anno di "Indietro Tutta",
programma satirico che descrive dettagliatamente e condanna sul
nascere la televisione che oggi vediamo. Arbore
è ammiraglio di questa nave che naviga all'indietro, coadiuvato,
nelle 65 puntate quotidiane, dal "bravo presentatore" Nino
Frassica. Una "marmaglia" bizzarra che prefeticamente
irride con invenzioni esilaranti quella che sarebbe stata la
televisione del futuro: tra quizzoni, veline coccodè e "sponsorao
col cacao meravigliaio", non si può che ammirare la grande
visione che Arbore
e compagni avevano avuto già allora.
Nel
1990 conduce "Il Caso Sanremo", dove in un processo
simulato è giudice su fatti e misfatti della storia canora sanremese
attorniato da una improbabile corte ed avvocati interpretati da
Michele Mirabella e Lino Banfi. Nel 1991 compare come conduttore solo
in
una serata dedicata al confronto tra la musica italiana degli anni
Quaranta e quella americana. Nel1992 rende un sentito omaggio
televisivo a Totò con "Caro Totò... ti voglio presentare",
programma per celebrare la grandezza artistica del Principe della
risata.
Per
22 ore consecutive, senza sosta, nel 1996 Arbore
conduce "La Giostra", in diretta via Satellite per Rai
International, di cui è diventato direttore Artistico e Testimonial;
abbandona
quasi definitivamente le irruzioni nel piccolo schermo:
dopotutto il modello televisivo che lo ha sempre caratterizzato è
quello legato alla jam-session, dove preparazione ed improvvisazione
si incontrano per realizzare un divertente gioco delle parti.
Il
rapporto troppo stretto con le leggi commerciali dell'Auditel che
rinunciano allo spazio destinato alla cultura gli sta stretto e
preferisce esprimere i suoi talenti in altri modi. Nel
1991 fonda
"L'Orchestra Italiana", composta da quindici grandi
strumentisti, con lo scopo di diffondere nel mondo la canzone
napoletana classica. Nel 1993 ottiene un clamoroso successo al Radio
City Music Hall di New York.
Ricompare
sul piccolo schermo solo nel 2001, quando ripropone su Rai-Sat il suo
showcult "L'altra domenica"; presenta inoltre tre speciali
sul Giappone: "Italian sushi", "Sotto a chi Tokio"
e "Un italiano a Tokio".
A parte una brevissima serie andata in onda nel 2002 ("Son felice sol così quando canto notte e dì: Do Re Mi Fa Sol La Si"), nel maggio dello stesso anno è protagonista del "Maurizio Costanzo Show" in cui è celebrata la sua carriera di musicista e showman
televisivo, momento che ricorda quanto Arbore
sia stato capace di fare una televisione unica, che non ammette
definizioni, ricca di sfumature e connubio di forme d'arte diverse,
dalla radio al cinema, dal teatro al giornalismo. Una puntata
incentrata sulla sua carriera
sembra aprire le porte ad un ritiro
definitivo ma Renzo
Arbore
non smette di sorprendere e sabato 22 gennaio 2005 fa il suo grande
ritorno televisivo con "Speciale per Me", ovvero "Meno
siamo, meglio stiamo", con cui dimostra ancora una volta di
essere avanti a tutti di almeno un decennio.
Nel
2006 partecipa al primo episodio della serie "Don Matteo",
a fianco di Terence Hill e l'anno dopo ritorna in prima serata in
"Stiamo lavorando per noi", programma di cabaret condotto
dai veterani Cochi e Renato per poi comparire anche tra gli ospiti di
Fabio Fazio in "Che tempo che fa" e Simona Ventura in
"Quelli che...il calcio".
Source: allmusic.com
Italian
media personality Renzo
Arbore
was born in Foggia in 1937. After completing his high-school
education, Arbore
moved to Naples, where he would attain a law degree. In his
mid-twenties Arbore
began working at a radio station as a programmer, winning the Yellow
Flag Award in 1965 for his promise as a young media talent. His
program Per Voi Giovani, launched two years later, saw that promise
become a reality. The radio program paved the way for Speciale per
Voi, Italy's very first television talk show, featuring Arbore
as the host.
His TV exploits lasted throughout the '60s and into the
'70s with the launch of TV quiz show L'Atra Domenica (the first to
feature telephone calls to obtain audience opinions), among others.
Arbore
made his directorial debut in 1980 with the film Il Pap'occhio,
playing the
lead opposite Roberto Benigni. Arbore
made forays into the musical world in 1981 as a vocalist and
clarinetist with Telepatria International, which paved the way for
his debut album, Ora o Mai Piu, Ovvero Canautore da Grande. The '80s
were extremely kind to
Arbore,
with a number of releases going gold or better. Ma la Notte went on
to sell an impressive 800,000 copies, followed by Meglio dal Vivo Che
dal Morto, which sold over 500,000. Arbore's
popularity continued to climb steadily into the '90s, with his
releases
gaining greater international notice and his band performing
on some of the world's most important stages, including the Montreux
Jazz Festival and Carnegie Hall in the early '90s, followed by
Madison Square Garden and the Olympia in Paris during the late '90s.
Renzo
Arbore
and his band had become the first name in Italian swing. In 2002
Arbore
founded a new band, called Renzo
Arbore
& His Swing Maniacs, ushered in by the band's debut disc, Tonite!
Renzo Swing!, which quickly went platinum. Arbore
celebrated his 70th birthday with the release of L'Orchestra Italiana
at Carnegie Hall.
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