Dario Baldan Bembo, Caterina Caselli
Amico è
Dario Baldan Bembo, Caterina Caselli
Fonte: ottantaedintorni.it
Dario Baldan Bembo
Nato a Milano
il 15 maggio del 1948, Dario Baldan Bembo rappresenta ormai da
un trentennio una delle figure più importanti della musica leggera
italiana.
Collaboratore
di Lucio Battisti nei primi anni Settanta, si rivela già allora
compositore dotato di grande sensibilità. E il suo profilo può
essere tracciato al meglio proprio grazie alle pagine storiche che è
stato in grado di offrire alla nostra canzone.
Per alcuni tra
i nostri visitatori sarà ad esempio una sorpresa scoprire che Dario
è stato l'autore della leggendaria Minuetto (1973), portata al
successo da Mia Martini, su parole di un altro grande della musica
italiana: Franco Califano.
Questo brano, che parte con una sequenza al solo pianoforte, passa poi a un ritmo cadenzato dove la voce dell'interprete può aprirsi in tutta la sua estensione per transitare infine su una melodia particolarmente dolce dove l'orchestra disegna con l'aiuto del coro
uno sfondo emozionante.
Di appena un anno prima (1972) è invece un altro capolavoro che la
sapiente mano di Dario ha donato, questa volta con l'aiuto di Bruno
Lauzi, a Mia Martini:
Piccolo Uomo è infatti il brano che lanciò
l'interprete calabrese sui palcoscenici di mezza Europa. In questo
caso la penna del nostro sposa melodia e ritmo, arricchendo il tutto
con alcuni tocchi di organo Hammond.
Nel mentre Dario si avvia anche alla carriera solista, incidendo alcuni dischi dove tutto il suo talento di interprete può finalmente emergere. Il suo maggior successo di questi anni è "Aria" (1975), che diventa famosissima anche all'estero grazie all'interpretazione di Shirley
Bassey, con il titolo di "Born to lose", oltre a
una versione senza cantato che spopola in Inghilterra. Nel 1980
compone invece insieme a Renato Zero la celeberrima "Amico",
dimostrando ancora una volta la sua straordinaria capacità di
scrivere melodie ariose e
coinvolgenti, capaci di ipnotizzare
l'ascoltatore. Nel 1981 con Zero firma un altro classico del re dei
sorcini: la mistica "Più su". Lo stesso anno presenta al
Festival di Sanremo "Tu
cosa fai stasera", che si piazza al
terzo posto e diventa presto un successo internazionale, ancora oggi
riproposto da interpreti quali Sarah Brightman. Dopo un inizio
sussurrato, questo brano acquista forza con uno splendido uso di
chitarre acustiche e archi.
Si tratta di un periodo particolarmente ispirato per Dario che tira fuori dal cilindro un altro dei suoi massimi capolavori: Autostrada. Questa canzone è la summa delle sue capacità compositive, un brano elettrizzante per come riesce a coinvolgere l'ascoltatore, ricco di
atmosfera e suoni rarefatti. Si nota ad esempio una lieve chitarra
elettrica, quasi sussurrata, come se volesse raccontare il dolore
nascosto del protagonista che corre su un "nastro
grigio".
Straordinario poi il controcanto affidato alle tastiere e l'uso
discreto di cori che non invadono mai la scena, condividendola con un
basso pulsante. Da ascoltare più volte con le cuffie per poterne
cogliere tutte le sfumature.
Ma è nel 1982 che Dario ottiene la definitiva consacrazione, proponendo la celeberrima "Amico è" (Inno dell'amicizia), brano del quale è rimasto purtroppo poi prigioniero, facendo dimenticare al pubblico il suo vasto e pregevole repertorio. Questa canzone, scritta tra
l'altro insieme a Sergio Bardotti, Nini Giacomelli e Mike
Bongiorno, è tutt'altro che banale, presentando un costrutto
musicale di rispetto; diventata poi motivo eseguito negli stadi di
mezzo mondo, ha avuto anche il merito di farci riascoltare la voce di
Caterina Caselli.
Legato al brano fu organizzato anche un concorso
nel quale bisognava indovinare le varie voci presenti nel coro. Di
Amico è esiste anche una seconda versione dove Dario duetta
solo con Riccardo Fogli e Marcella Bella. Nel 1985 Dario ci riprova a
Sanremo proponendo
la bella "Da quando non ci sei", senza
ottenere però il podio. Simile come costruzione al brano del 1982, è
ancora una volta un'ariosa melodia con diversi cambi di ritmo e una
chitarra elettrica che si disegna con maestria in alcune fasi. A
questo punto Dario torna
nuovamente a vestire i panni di autore per
altri interpreti e nel 1986 scrive "Non mi lasciare" per
Loretta Goggi con la quale duetta nell'album "C'è poesia".
Dopo un periodo di pausa, nel 1993 ha poi ripreso a collaborare con
Zero per l'album "Quando non sei più di
nessuno". Nel 2001
l'abbiamo invece rivisto in gran forma riproporre "Amico è"
nel corso della bella trasmissione "La Notte Vola" su
Canale 5. Adesso attendiamo con fiducia un nuovo disco di inediti...
Attualmente
vive a Milano dove gestisce l' F. Drake Studio e si occupa di giovani
da lanciare nel firmamento musicale.
Fonte: windoweb.it
Caterina
Caselli
Caterina
Caselli nasce a Modena il 10 aprile 1946, e trascorre la sua
infanzia nella vicina Sassuolo.
A quattordici
anni tiene i suoi primi spettacoli come cantante e bassista del
gruppo "Gli Amici", e nel 1964 partecipa al Festival di
Castrocaro.
Nel 1965 si esibisce a Roma, prima al "Capriccio" e poi al famoso "Piper" dove viene "scoperta" da Ladislao Sugar che la ingaggia per la CGD.
Ma il colpo di fortuna arriva nel 1966, quando Celentano si presenta al "XVI Festival della Canzone Italiana" con Il ragazzo della Via Gluck, scartando il brano Nessuno mi può giudicare, già confezionato per lui e che viene affidato alla giovane cantante modenese in
coppia con
l'allora popolarissimo Gene Pitney, il brano-chiave della sua
identità musicale che da un giorno all'altro le dà grandissima
popolarità.
È in
quell'occasione che Caterina Caselli si presenta con
un'acconciatura bionda a caschetto meritandosi il soprannome "casco
d'oro" che l'accompagnerà per tutta la carriera.
Il taglio a
caschetto - ideato appositamente per lei dagli stilisti Vergottini -
era un omaggio alla moda dilagante del taglio di capelli in stile
Beatles.
Nessuno mi può giudicare resta al primo posto della classifica per 9 settimane consecutive.
Sull'onda di
questo successo discografico il regista Ettore Maria Fizzarotti la
chiama per girare l'omonima pellicola sentimentale, con Laura
Efrikian, Nino Taranto e Gino Bramieri.
Tra gli altri successi di quell'anno va segnalata anche una cover della canzone Paint It Black dei Rolling Stones, tradotta con il titolo Tutto nero.
Dal 1966 al
1971 Caterina Caselli consolida il suo successo artistico
vincendo le principali
competizioni canore nazionali come il
Festivalbar con Perdono, la Gondola d'oro, il Cantagiro, piazzandosi
ottimamente nelle prime gare televisive come Canzonissima e
partecipando anche a tre film musicali molto popolari: Nessuno mi può
giudicare", "Perdono", "Io non protesto, io amo".
Nel 1967 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo presentando in coppia a Sonny & Cher Il cammino di ogni speranza, che non riesce ad entrare in finale, anche se venderà un buon numero di dischi; e ancor di più ne vende quello stesso anno Sono bugiarda, versione italiana di I'm a believer scritta da Neil Diamond e incisa dai Monkees nel 1966.
Sempre nel 1967, in concomitanza con la trasmissione omonima da lei condotta insieme a Giorgio Gaber, pubblica il 3° album, Diamoci del tu ed è anche protagonista del film musicale di Ferdinando Baldi Io non protesto, io amo con Livio Lorenzon, Tiberio Murgia e
Mario Girotti,
non ancora Terence Hill. Inoltre appare
nel film musicale di Giorgio Bianchi "Quando dico che ti amo"
in cui sono presenti anche altri cantanti: Tony Renis , Lola Falana,
Enzo Jannacci, Anna Rita Spinaci, Lucio Dalla e Jimmy Fontana.
In questi anni
il nome di Caterina Caselli è legato a canzoni come
"Perdono", "Cento giorni", "Il cammino di
ogni speranza", Per fare un uomo, Sono bugiarda, "Il volto
della vita", "Insieme a te non ci sto più", "Il
Carnevale".
Si tratti di versioni italiane di grandi successi del pop internazionale ("I'm a believer","Days of Pearly Spencer"), o dei primi frutti dell'ingegno di nuovi autori, allora ancora poco conosciuti, come Paolo Conte o Francesco Guccini.
Molte le
canzoni di successo nel 1968 (anno in cui non partecipa al Festival
di Sanremo) Il volto della vita, cover di Days of Pearly Spencer
dell'irlandese David McWilliams, con la quale vince il Cantagiro,
L'orologio con la quale partecipò al Disco per l'estate, Il
carnevale
(6ª classificata a Canzonissima) e, forse, la sua più
bella canzone incisa Insieme a te non ci sto più di Paolo Conte;
sempre nel 1968 interpreta un film di Enzo Battaglia: Non ti scordar
di me con Sergio Leonardi conosciuto anche come Playboy con Daniela
Giordano.
Questo mix di attenzione agli artisti del mercato internazionale e a una creatività che spazia al di fuori dell'ortodossia melodica già la bussola cui affida il suo percorso artistico e imprenditoriale.
Dopo il matrimonio nel giugno del 1970 con Piero Sugar, figlio di Ladislao, responsabile dell'omonima casa discografica, dirada l'attività, continuando comunque a cantare ancora per qualche anno.
Ad ottobre
partecipa con buon successo a Canzonissima dove, in finale, presenta
Viale Kennedy.
Nel 1971, dopo il Festival di Sanremo al quale partecipò con Ninna nanna (cuore mio) in coppia con i Dik Dik, presenta La casa degli angeli ad una puntata di Senza Rete con Peppino Di Capri, dove canta dal vivo i suoi più grandi successi.
Il 25 novembre diventa mamma di Filippo che continuerà la tradizione dei Sugar nella discografia.
Nel 1972 presenta a Teatro 10 l'lp Caterina Caselli che è quasi totalmente un disco di cover.
Il disco contiene infatti pezzi di Bill Withers, di Louis Armstrong, dei Lindisfarne, di Giorgio Moroder, degli Uriah Heep, di Harry Nilsson ed altri.
A settembre del 1972 presenta Le ali della gioventù alla Mostra Internazionale di musica leggera a Venezia (ex Gondola d'oro) e, subito dopo partecipa a Canzonissima dove arriva alla semifinale con È domenica mattina.
Nel 1973
partecipa al Festivalbar con Un sogno tutto mio, brano il cui testo è
scritto da Valerio Negrini, paroliere ed ex componente dei Pooh, con
scarso successo anche per l'inesistente promozione discografica.
Decide di ritirarsi dalle scene musicali nel 1975 e lo fa con un nuovo 33 giri e un programma tutto suo intitolati Una grande emozione.
Si dedicherà all'attività di mamma alternandola a quella di talent scout e produttore discografico e (nel 1977 fonda una propria casa discografica, la Ascolto): la sua voce tuttavia si potrà ascoltare ancora in duetto nelle canzoni L'Erminia teimp adree, con
Pierangelo
Bertoli nel 1978, Amico è, incisa da Dario Baldan Bembo
nel 1982 (sigla di chiusura del quiz televisivo di Mike Bongiorno
"Superflash"), Vado alle Hawaii con Sergio Caputo, Ricetta
di donna con Ornella Vanoni e Loredana Bertè, Little Drummer Boy con
Rettore e con i Magazzini Criminali.
Con la Ascolto
inizia a lanciare nuovi talenti: il già citato Bertoli, Franco
Fanigliulo, Faust'O, Area, Mauro Pagani e Gian Piero Alloisio.
Il lavoro di produttore discografico comincia nel 1978 con il lancio della sua etichetta "Ascolto" finanziata dalla CGD, che in pochi anni scopre e impone all'attenzione del pubblico e del mercato artisti come Pierangelo Bertoli, Fanigliulo, Mauro Pagani, gli Area con Demetrio Stratos.
Assorbita la Ascolto in CGD, Caterina lancia Enrico Ruggeri, Raf e Francesco Baccini, lavora con Ornella Vanoni, costruisce il successo internazionale di Paolo Conte (dall'album Sotto le stelle del Jazz in poi) e nel 1987 progetta il trio Tozzi-Morandi-Ruggeri che vince il
Festival di Sanremo di quell'anno con Si può dare di più. Ceduta CGD a
Warner Music, nel 1989 Caterina fonda la Insieme-Sugar dove inizia la
nuova attività di imprenditrice oltre che direttore artistico, e già
nel 1990 la nuova etichetta è protagonista del mercato con la
produzione della sigla ufficiale dei Campionati Mondiali di Calcio:
"Un'estate italiana " nella versione italiana cantata da
Gianna Nannini e Edoardo Bennato, ovvero "To be Number One"
nella versione internazionale del suo compositore Giorgio Moroder.
Il brano, la prima sigla di un evento internazionale, che viene realizzata e prodotta da una Società Italiana, rimane per nove mesi consecutivi ai primi posti delle classifiche italiane, europee e sud americane.
Come Ascolto e
CGD furono la culla di molti nuovi talenti negli anni ottanta,
Insieme-Sugar è la nuova fucina che negli anni novanta continua il
lavoro di ricerca, selezione e produzione di nuovi artisti come Paolo
Vallesi (che vince la sezione Giovani/Nuove Proposte del
Festival di
Sanremo 1991), Aeroplani Italiani (Premio della Critica a Sanremo
1992), Gerardina Trovato (che arriva seconda nel 1993), Andrea
Bocelli (che vince la sezione Giovani nel 1994) e di grandi successi
discografici come Le persone inutili, La forza della
vita, Zitti
zitti, Ma non ho più la mia città, "Il mare calmo della sera",
"Non è un film", che portano l'etichetta a raggiungere nel
1994 il 3,1% di presenza in un mercato del disco altrimenti dominato
dalle multinazionali.
Nel 1993 Caterina Caselli diventa Vice Presidente di Messaggerie Musicali s.p.a., che sta rilanciando il proprio punto vendita di Milano (il più grande megastore multimediale della città) ed avviando il rilancio di quello altrettanto "storico" di Roma, e nello stesso anno
diventa Amministratore Delegato della
Edizioni Suvini Zerboni, società holding del Gruppo Sugar e una tra
le più importanti Case di Edizioni Musicali italiane (fondata nel
1907), con un catalogo che comprende oltre alla musica leggera
un'importante sezione di Musica Classica.
In questa veste
Caterina Caselli segue anche l'attività dei compositori
classici, dal decano Goffredo Petrassi (deceduto a febbraio 2002) a
Ennio Morricone, Luis de Pablo, Henry Pousseur, Aldo Clementi, Ivan
Fedele, ai più giovani, come Alessandro Solbiati, Giovanni
Verrando,
Riccardo Nova, l'attività dei quali proiettata oltre i confini
nazionali, partecipando ai più prestigiosi Festival di Musica
Contemporanea europei e statunitensi, sempre alla ricerca di un
ideale percorso di convergenza fra musica popolare e musica colta.
Dal 1995 il
successo del marchio Sugar si identifica molto con Andrea Bocelli che
con il brano "Con te Partirò" (solo quarto al Festival di
SanRemo di quell'anno) comincia una avventura internazionale cercata
e sostenuta da Caterina con tutto il suo impegno e che
non ha
paragoni nella storia della musica popolare italiana: premi
internazionali come Echo Award, World Music Awards, Golden Globe; uno
status di superstar che ne fa l'ospite ricercato non solo di artisti
e di media, ma di capi di stato e di governo in tutto il mondo, ma
soprattutto oltre sessanta milioni di copie venduti finora in tutto
il mondo dei suoi album pop come Romanza, Il Mare calmo della sera,
Sogno, Cieli di Toscana, Andrea, Amore, Vivere; operistici come
Boheme, Tosca, Werther, Andrea Chenier; classici come Viaggio
Italiano,
Arie, Arie Sacre, Verdi, Sentimento dedicato alle romanze
da camera: e i DVD Night in Tuscany (1997), Tuscan Skies (2001),
Statue of Liberty Concert (2001), Live in Tuscany from the Theatre of
Silence (2007-2008)
Ma Caterina non
siede sugli allori e ogni anno sforna nuove idee, elabora progetti. Così prosegue
il lavoro su Elisa, giovane cantautrice friulana che ha cominciato
componendo e cantando esclusivamente in lingua inglese, che Caterina
impone all'attenzione della critica e del pubblico.
Prima con gli
album Pipes and Flowers (Premio della Critica e miglior Opera Prima
al Club Tenco nel 1998) e Asile's World, poi con il primo brano in
italiano (Luce) che frutta la
vittoria al Festival di Sanremo 2001,
con l'album Then comes the sun premiato con due MTV Awards, due FIMI
Awards, con il progetto acustico e multimediale Lotus che comprende
un lungo tour teatrale, un DVD, un sito internet innovativo.
Un lavoro che
sboccia infine nello straordinario successo dell' album Soundtrack, e
del DvD Live che porta lo stesso titolo, che nel 2007 superano di
slancio le cinquecentomila copie vendute solo in Italia.
Così rimette
a fuoco personaggi già noti come la Piccola orchestra Avion Travel
che porta dalle manifestazioni di nicchia come il Festival di
Recanati e il Club Tenco al successo nazionale e internazionale del
Festival di Sanremo, dove nel 1998 vincono il Premio della
Critica
(con Dormi e Sogna, giuria presieduta da Michael Nyman) e nel 2000
addirittura il Festival stesso con Sentimento, un successo che frutta
un contratto di distribuzione in Francia con la EMI, e che nel 2007
realizzano un intero album dedicato alle canzoni di Paolo Conte
(Danson Metropoli) che ottiene risultati lusinghieri di pubblico e di
critica.
Così nel 2003 scopre l'enorme talento del gruppo salentino Negramaro che in soli quattro anni diventerà il gruppo italiano più interessante con una serie infinita di successi live, la vittoria dell' MTV European Award nel 2006 (album Tutto Scorre) e del Festival Bar 2007
(album La
Finestra), che oltre alla musica esordiscono al Festival
Internazionale del Cinema di Venezia con il rockumentary L'altra
partedella luna, diretto da Giacomo Marengo, uno dei migliori nuovi
talenti del cinema italiano e prodotto da Sugar.
Così
recuperando una tradizione cara al Gruppo Sugar che tra gli anni
sessanta ed ottanta ha realizzato le colonne sonore di molti tra i
più importanti film italiani ( scritte da Ennio Morricone, Piero
Piccioni, Giulio Nascimbeni), produce la musica scritta da Ennio
Morricone per Nostromo, imponente produzione internazionale di RAI e
BBC, quella per Tano da morire, film cult di Roberta Torre presentato
con successo al Festival di Venezia,fra il 2001 e il 2002 quella dei
film Vajont e Aida degli alberi che contengono anche le voci di
Andrea Bocelli e di Filippa Giordano.
Nel 2003 una versione modernissima del brano Almeno tu nell'universo incisa da Elisa per il film di Gabriele Muccino Ricordati di me rimane a lungo al vertice della classifica dei singoli, mentre nel 2006 la stessa Elisa in duetto con Tina Turner interpreta Teach me again,
opening
track di All the Invisibile Children firmato da cinque grandi registi
cinematografici (Emil Kusturica, Spike Lee, John Woo, Ridley Scott,
Stefano Veneruso) e da due star del documentario e del videoclip
musicale come Katia Lund e Jordan Scott.
Grazie a
Bocelli dunque, ma anche al grande successo di Elisa, alla
instancabile attività di scopritrice di talenti e di produttrice di
musica di Caterina, Sugar sale al terzo posto in
Europa fra i
produttori musicali indipendenti secondo la rivista americana
specializzata "Billboard" nel 1997, e al secondo posto dopo
Virgin secondo il Financial Times nel 1999.
Una posizione che le recenti affermazioni internazionali e quella nazionale dei Negramaro non fanno che confermare.
Nel 1997 recita la parte della zia del protagonista Mastandrea nel film commedia di Davide Ferrario Tutti giù per terra con il giovane Valerio Mastandrea, Carlo Monni e Benedetta Mazzini, figlia di Mina.
Sugar è il primo caso in Italia di "esportazione" artistico-imprenditoriale che non riguardi un singolo artista o l'attività di una Società multinazionale, che per la sua stessa struttura si rapporta più facilmente col mercato straniero.
In analogia col
mondo della moda e l'esportazione di una "griffe", è
l'idea della bottega artigiana, fatta di amore per la tradizione ma
anche di ricerca del nuovo e di cura estrema del particolare, che
riesce a trovare un suo spazio nel mercato globale.
Dal 1990 in
poi, ad ogni edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo
Caterina Caselli ha saputo portare nuove proposte musicali:
giovani talenti da lei scoperti come
Paolo Vallesi, Gerardina
Trovato, Andrea Bocelli, Filippa Giordano, Gazosa, oppure artisti già
affermati come Avion Travel e Elisa, Negramaro tutti collegati tra
loro per personalità e originalità, anche se diversi per genere e
gusto.
E anche quando le cose non vanno come dovrebbero la partecipazione lascia il segno e l'apprezzamento della critica per la sua originalità e qualità produttiva è unanime.
Una capacità
di ricerca, di selezione e di sviluppo che non si limita agli
interpreti ma che si estende agli autori e ai compositori, molti dei
quali (Conte, Bigazzi, Tozzi, Sartori,
Quarantotto, Bonomo, Servillo,
Mesolella, Giuliano Sangiorgi) hanno trovato nella politica di
contaminazione di genere perseguita da Caterina e dal suo Gruppo
editoriale una strada per l'affermazione in Italia e nel mondo.
Caterina
Caselli Sugar è Presidente del Gruppo Sugar e Amministratore
Delegato della SugarMusic S.p.A. e l'8 marzo 2006 ha ricevuto dal
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi l'alta onorificenza
di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana per i suoi meriti
imprenditoriali.
Per la sua
attività di impresa insieme a grandi riconoscimenti italiani e
stranieri ha ricevuto il Premio Mela d'Oro dalla Fondazione
Belisario, che nel 2002 la inserita nella lista delle 122 top manager
più brave d'Italia; nel 2003 il Premio Firenze Donna, insieme a Emma
Bonino
e Nicole Fontaine, Presidente del Parlamento Europeo; nel 2007
il prestigioso Ambrogino d'Oro conferito dal Consiglio Comunale di
Milano.
Negli ultimi
anni Caterina Caselli Sugar è impegnata in prima persona
nella lotta contro la
pirateria e la diffusione illegale della musica
sia sui media che in tutte le occasioni in cui è opportuno far
sentire la voce di questa industria che sta pagando un prezzo
altissimo in termini di minori ricavi e quindi di minore capacità
d'investimento sul nuovo.
Nel 2009 ha partecipato con altri 56 artisti italiani, riuniti nel progetto Artisti uniti per l'Abruzzo, all'incisione del brano benefico Domani 21/04.09 per l'Abruzzo colpito dal terremoto.
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