08/08/15

Si può dare di più - Umberto Tozzi & Gianni Morandi & Enrico Ruggeri - 1987


Umberto Tozzi & Gianni Morandi & Enrico Ruggeri


Si può dare di più



Umberto Tozzi & Gianni Morandi & Enrico Ruggeri

Fonte: Wikipedia

Umberto Antonio Tozzi (Torino, 4 marzo 1952) è un cantautore e chitarrista italiano. Con 75 milioni di copie vendute, Tozzi è tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi. Le prime esperienze musicali le vive come chitarrista della band che accompagnava in tournée il fratello Franco.

Nel 1968, a 16 anni, entra negli Off Sound, un complesso rock torinese composto da ragazzi giovanissimi, con i quali, nel 1970 debutta discograficamente cantando la prima strofa della canzone Qui. A Milano conosce Adriano Pappalardo; con lui forma un ensemble di 13 elementi.

Nel 1973 suona la chitarra elettrica nel brano Incontro d'amore, incisa in un 45 giri per la casa discografica Numero Uno di Lucio Battisti, vinile, che ospita nel lato B la canzone, Go man, della cantautrice statunitense Marva Jan Marrow.

Nel 1974, a 22 anni, scrive insieme a Damiano Dattoli la canzone Un corpo e un'anima, brano che, nello stesso anno, vince "Canzonissima" . Con lo stesso Dattoli e Massimo Luca forma il trio Data, con i quali incide per la Numero uno l'album, Strada bianca, disco molto raro perché stampato in poche copie.

Nello stesso periodo, sempre per la Numero Uno, continua l'attività di session man suonando insieme al batterista Euro Cristiani. Per la casa discografica incide numerosi dischi, tra cui, Un essere umano ed Infinite fortune di Oscar Prudente.

Il 1975 lo vede autore della musica, sempre con Dattoli, su testo di Maurizio Piccoli, di un brano poco conosciuto per Mia Martini dal titolo, Io ti ringrazio ; inoltre collabora con Ivano Fossati come co-arrangiatore per l'album Good-Bye Indiana.


Fa anche parte del complesso La Strana Società, rimanendo nella formazione sino al 1976, partecipando alla manifestazione Un Disco Per l'Estate, al Festivalbar e a un'edizione del Festival di Sanremo.

Fonte: Wikipedia

Gianni Morandi, all'anagrafe Gian Luigi Morandi (Monghidoro, 11 dicembre 1944), è un cantante, attore e conduttore televisivo italiano. Occasionalmente è stato anche cantautore[1] e compositore per altri artisti. È considerato una delle colonne portanti della 

musica leggera italiana, con 50 milioni di copie dei suoi album e singoli vendute in tutto il mondo[2], ed è uno tra i venti artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi. È stato inoltre anche presidente onorario della squadra di calcio del Bologna. Gianni 

Morandi nasce l'11 dicembre 1944 in un paese dell'appennino bolognese, Monghidoro, in una famiglia di modeste condizioni economiche; il padre, Renato, è un ciabattino mentre la mamma, Clara, è casalinga. Da giovanissimo di sera vende bibite (e qualche volta canta) 

nel cinema della sua città e di giorno aiuta il padre in negozio. Morandi al riguardo ha raccontato: "Nella bottega di mio padre, al mattino, prima di cominciare a lavorare lui mi costringeva a leggere ad alta voce alcune pagine del Capitale di Karl Marx e cinque metri 

del quotidiano L'Unità: era quella la misura giusta stabilita dal suo senso del dovere politico ideale prima di cominciare una giornata di lavoro. In famiglia però cantavamo tutti. In seguito vennero le feste dell'Unità dove fui invitato e, con un cachet di mille lire a serata, mi 

esibii finalmente su un palco. Era il tempo dei bambini prodigio, così la domenica facevo due esibizioni, una pomeridiana e l'altra serale. Mille lire ciascuna e da allora non ho mai smesso di cantare"

Nel 1958 viene selezionato a un provino dalla maestra Alda Scaglioni di Bologna con il brano vincitore di Sanremo Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno. Nel frattempo prova senza successo a fare il pugile su consiglio di un arbitro internazionale e, dopo una 

gavetta fatta non solo di feste dell'Unità ma anche di balere di provincia, concorsi per voci nuove e sagre paesane, spesso con il gruppo di accompagnamento I Cadetti di Scaglioni (formato da musicisti di Bellaria), nel 1961 partecipa al concorso Voci Nuove Disco d'Oro a 

Reggio Emilia, qualificandosi per la finale che si tiene il 15 aprile al "Tarantola Club": arriva nono dietro tra gli altri a Paola Neri (prima), Iva Zanicchi (seconda) e Orietta Berti (sesta)
Il 15 aprile 1962[5] vince il Festival di Bellaria e il giorno dopo l'arbitro di pugilato lo porta a 

Roma dove con Non esiste l'amore di Adriano Celentano, Non arrossire di Giorgio Gaber e Il cane di stoffa di Pino Donaggio viene ingaggiato dalla RCA Italiana.[6]
Debutta nel mondo discografico nel 1962 con Andavo a cento all'ora, brano di notevole 

successo scritto da un emigrante in Belgio, Tony Dori e Franco Migliacci, che per l'occasione si firma con lo pseudonimo di Camucia, e inciso nello stesso giorno con l'orchestra di Ennio Morricone insieme alla canzone Loredana con l'uscita del disco 

avvenuta tre giorni dopo. Pur non entrando in classifica (vi entrerà solo l'anno successivo in occasione della sua prima apparizione televisiva nel programma Alta pressione), la canzone si fa ascoltare nel circuito dei juke box assieme alla successiva Go-kart twist, che viene 

inserita anche nella colonna sonora della pellicola Diciottenni al sole.
Il successo arriva con Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, che decreta la nascita di Morandi anche come fenomeno di costume, oltre che come cantante, destinato a 

impersonare una intera generazione di adolescenti insieme a Rita Pavone.
Oltre che ad Alta pressione, Morandi partecipa ad altre trasmissioni televisive, la più seguita delle quali è Il signore di mezza età di Marcello Marchesi.Gianni Morandi canta Non son 

degno di te nel film "In ginocchio da te" del 1964: con lui i Meteors, suo gruppo d'accompagnamento dal vivo nel biennio 1964-1965 Con In ginocchio da te Morandi vince il Cantagiro 1964 e totalizza più di un milione di copie vendute, rimane al primo posto della 

hit parade per 17 settimane consecutive stabilendo il record italiano. In rapida successione pubblica Non son degno di te, che vince nello stesso annoil neonato Festival delle Rose e che arriva prima per otto settimane, Se non avessi più te, Si fa sera che arriva prima per 

quattro settimane nel 1965 e La fisarmonica, tutti successi da milioni di copie.
Il successo di questi brani è così ampio da ispirare pellicole cinematografiche in cui una trama quasi inconsistente fa da contorno ai brani musicali del momento: si tratta dei 

cosiddetti musicarelli, film girati e montati in pochissimo tempo a ridosso del successo dei rispettivi 45 giri e che ottengono notevole successo ed incassi miliardari.
Nel primo di questi (In ginocchio da te), Morandi conosce Laura Efrikian, di quattro anni più 

grande di lui, figlia di un noto direttore d'orchestra di origine armena e attrice già affermata, i due si fidanzano ed il 13 luglio 1966, in gran segreto verrà celebrato il loro matrimonio. Lo 
stato di gravidanza della Efrikian permetterà a Morandi un temporaneo rinvio degli obblighi 
di leva.

Il 1966 è anche l'anno della sua prima vittoria a Canzonissima (quell'anno intitolata La prova del nove) con Non son degno di te e della seconda vittoria al Cantagiro con Notte di ferragosto che arriva prima in classifica per tre settimane. È l'anno anche della svolta 

musicale: un giovane cantautore di nome Mauro Lusini gli fa ascoltare le note di una canzone "di protesta", un pezzo che ha composto contro la guerra del Vietnam dal titolo C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones che raggiungerà la prima posizione in classifica per due settimane nel gennaio 1967.Morandi con Laura Efrikian (1966)

Gianni si innamora del pezzo e pretende di inciderlo, malgrado il parere sfavorevole di Migliacci che era contrario all'idea che interpretasse brani "impegnati", e lo presenta, in coppia con Lusini, al Festival delle Rose.

L'accoglienza del pubblico è tiepida, ma c'è da dire che il brano non viene promosso in televisione per la rigida censura dell'epoca che vietava qualsiasi accenno di polemica sulle scelte in politica estera di uno Stato "amico".

Il 4 febbraio 1967 il singolo Se perdo anche te arriva primo in classifica per due settimaneAll'inizio del 1967 la primogenita di Morandi, alla quale viene dato il nome di Serena, muore dopo poche ore di vita, proprio mentre suo padre gareggia nella finale di 

Scala Reale con La fisarmonica e viene sconfitto da Claudio Villa. Dopo poche settimane Morandi è costretto a partire per il servizio militare in un periodo critico per la sua carriera: l'interruzione di ogni attività per quindici mesi rischia di far dimenticare uno dei personaggi 

più amati dal pubblico, tanto più che le autorità militari, nel timore di venire accusate di favoritismo, impediscono al cantante qualsiasi licenza per i primi sei mesi del servizio di leva, che viene svolto al CAR di Arma di Taggia e successivamente a Pavia in un 

reggimento dell'Arma del genio.Gianni Morandi con Bruno Zambrini nel 1969
Nonostante ciò, la presenza di Morandi in televisione (e di conseguenza nelle classifiche) non viene a mancare, anche se solo sotto forma di voce registrata nelle sigle delle 

trasmissioni Giovani (Un mondo d'amore) che arriva prima per quattro settimane, Partitissima (Mezzanotte fra poco) e Settevoci (Una domenica così).
In questo periodo esce nelle sale un film che Gianni aveva girato sotto la direzione di 

Duccio Tessari: si tratta di una pellicola che è una via di mezzo tra la commedia musicale e la fiaba di Aladino, che prende il titolo di Per amore, per magia e che si rivela un fiasco al botteghino, nonostante fra i protagonisti annoveri Mina e Sandra Milo.

A risollevare le quotazioni di Gianni Morandi sarà la successiva Canzonissima, che lo vede ancora una volta vincitore assoluto con Scende la pioggia (cover in italiano del brano Eleanore degli americani The Turtles) che arriva prima in classifica per cinque settimane, 

successo ripetuto l'anno seguente con Ma chi se ne importa.
In questo periodo fonda insieme a Migliacci le edizioni musicali Mimo (il nome deriva appunto dalle iniziali dei cognomi di Migliacci e Morandi) e l'omonima casa discografica, la 

MiMo.Nel dicembre 1969 il singolo Belinda arriva primo in classifica per due settimane.
Nel 1970 rappresenta l'Italia all'Eurovision Song Contest di Amsterdam con Occhi di ragazza, classificandosi all'ottavo posto.

Fonte: Wikipedia

Gli inizi della carriera musicale di Ruggeri risalgono al 1972, a 15 anni fonda il suo primo gruppo, gli "Josafat", che nel 1974 si trasformano, con l'ingresso di Silvio Capeccia, in Champagne Molotov (nome che ricorrerà spesso nella prima parte della carriera solista del 

cantautore). Nel 1977 dalla fusione degli Champagne Molotov e la band Trifoglio, nascono i Decibel, con cui incide nel 1978 il primo album Decibel (comunemente noto come Punk a causa di una scritta presente sulla copertina); l'album, pubblicato per la Spaghetti Records 

è un insuccesso (poche centinaia di copie vendute), e frutta anche una denuncia per vilipendio alla religione a causa del testo di Paparock che verrà camuffato in sede di missaggio rendendolo inintelligibile all'ascolto. Dopo il singolo Indigestione disko, e il ritorno 

di Silvio Capeccia alle tastiere la band si allontana dalle sonorità punk arrivando al successo con la partecipazione a Sanremo con il brano Contessa (musica di Fulvio Muzio, testo di Ruggeri). In primavera, esaurito lo slancio del 45 giri Contessa, fu la volta dell'LP Vivo da re 

(40.000 copie vendute, il più grande successo del gruppo) prodotto da Shel Shapiro, la cui title-track prende parte al Festivalbar di quell'anno, dove si classifica al 4º posto e subito dopo i Decibel partono col conseguente tour promozionale presso le centinaia di radio e TV 

libere che si dividevano l'etere in quel periodo. Vennero poi le tradizionali manifestazioni estive come il Cantagiro e Un disco per l'estate. La tournée estiva terminò con una serata nello Stadio di S. Siro, davanti a un pubblico di 50.000 spettatori.

Nel 1981 Enrico Ruggeri intraprende la propria carriera solista prodotto da quello che diventerà il suo produttore storico, Silvio Crippa, e avviando la pluridecennale collaborazione con il chitarrista Luigi Schiavone. Ne scaturisce l'album Champagne 

Molotov per la casa discografica SIF che non ottiene il successo sperato anche a causa di problemi legali con la "Spaghetti Records" sul precedente contratto e sui dissapori con i suoi ex componenti. In questo periodo Ruggeri lavora anche come autore di alcuni cantanti pop 

come Diana Est scrivendo per lei i testi delle canzoni dei primi due singoli Tenax, del 1982 e Le Louvre del 1983 che fu un successo importante nelle discoteche e nelle vendite, diventando un inno dei giovani discotecari del 1983. Tra gli altri autori pop con cui Ruggeri 

lavora troviamo Den Harrow, Jock Hattle e Albert One.Laureatosi in Giurisprudenza, nel frattempo insegna come supplente nelle scuole medie di Milano.[7]
Grazie all'album Polvere (1983) e la single-track omonima, Enrico ottiene un buon 

successo, coronato dal secondo posto al Festivalbar della title-track, che partecipa anche alla gara canora Azzurro. Il brano Il mare d'inverno (scritto nella città marchigiana di Marotta in provincia di Pesaro-Urbino, dove ha trascorso con la madre e le zie le sue vacanze da 

adolescente, tornandoci anche in seguito), che inciderà soltanto l'anno seguente, è affidato a Loredana Berté e lo impone come autore di eccellenza, aprendo i suoi orizzonti artistici verso il genere cantautorale, pur senza rinnegare la matrice rock. Nel 1984 Ruggeri torna al 

Festival di Sanremo con un altro successo, Nuovo swing, che segna la svolta verso lo stile degli chansonnier francesi. Segue l'album Presente, che mescola nuovi brani ad esecuzioni dal vivo, tra cui una reinterpretazione di Vecchio frack di Domenico Modugno, che è anche 

in gara nel Festivalbar. Nella stessa edizione sanremese, Ruggeri produce il gruppo emergente dei Canton, scrivendo per loro Sonnambulismo, che si classificò a 4º posto tra i giovani di quell'anno e fu anche incisa in inglese.Nel 1985 dopo un breve sodalizio con 

Mimmo Locasciulli, Ruggeri conosce una stagione di prolifica ispirazione che lo vede pubblicare tre lavori nel giro di diciotto mesi, album che ne sanciscono definitivamente l'ingresso nel novero dei cantautori italiani più apprezzati. Tutto scorre (che tutt'oggi il 

cantautore definisce il suo album più completo), il mini LP Difesa francese ed Enrico VIII, quest'ultimo il primo a fare il suo ingresso nella Top 20: inoltre, al Festival di Sanremo 1986 ottiene il premio della critica per Rien ne va plus, canzone in ritmo ternario con 

accompagnamento di fisarmonica. Ruggeri diventa anche uno degli autori più ricercati da numerose interpreti femminili, tra cui Fiorella Mannoia, Loredana Bertè, Anna Oxa e Fiordaliso. Enrico VIII ottiene il disco d'oro.

Nel 1987 Enrico Ruggeri si ripresenta a Sanremo con Gianni Morandi e Umberto Tozzi (sodalizio nato nell'ambito del progetto benefico della Nazionale italiana cantanti). Il loro brano Si può dare di più vince la manifestazione. Segue un'ambiziosa tournée nei teatri 

italiani con l'orchestra filarmonica di Alessandria e la stessa sua band di fiducia, di cui resterà testimonianza nel doppio live Vai Rrouge!, un live che in poco tempo raggiunge vendite da Disco di Platino.

Sempre in quell'anno è premio della critica a Sanremo Quello che le donne non dicono cantata da Fiorella Mannoia, la cui musica è di Luigi Schiavone, che saprà firmare molti altri successi tra i più acclamati di Ruggeri, che spesso figura come unico autore.

Ruggeri durante il Peter Pan Tour nel 1992
Nel 1988 realizza l'album La parola ai testimoni, utilizzando piattaforme digitali e strumenti elettronici, ottenendo un discreto riscontro. L'anno seguente è la volta di Contatti, che 

presenta tre inediti e la coeva Il funambolo (scritta insieme a Riccardo Cocciante), orchestrati dalla filarmonica di Mosca, insieme a cover di altri cantautori italiani: Ivano Fossati, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Sergio Endrigo, Lucio Battisti, Francesco De Gregori e gli Alunni del Sole.

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