Umberto Tozzi & Gianni Morandi & Enrico Ruggeri
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Umberto Tozzi & Gianni Morandi & Enrico Ruggeri
Fonte: Wikipedia
Umberto Antonio Tozzi
(Torino, 4 marzo 1952) è un cantautore e chitarrista italiano. Con
75 milioni di copie vendute, Tozzi è tra gli artisti italiani che
hanno venduto il maggior numero di dischi. Le prime esperienze
musicali le vive come chitarrista della band che accompagnava in
tournée il fratello Franco.
Nel 1968, a 16 anni,
entra negli Off Sound, un complesso rock torinese composto da ragazzi
giovanissimi, con i quali, nel 1970 debutta discograficamente
cantando la prima strofa della canzone Qui. A Milano conosce Adriano
Pappalardo; con lui forma un ensemble di 13 elementi.
Nel 1973 suona la
chitarra elettrica nel brano Incontro d'amore, incisa in un 45 giri
per la casa discografica Numero Uno di Lucio Battisti, vinile, che
ospita nel lato B la canzone, Go man, della cantautrice statunitense
Marva Jan Marrow.
Nel 1974, a 22 anni,
scrive insieme a Damiano Dattoli la canzone Un corpo e un'anima,
brano che, nello stesso anno, vince "Canzonissima" . Con lo
stesso Dattoli e Massimo Luca forma il trio Data, con i quali incide
per la Numero uno l'album, Strada bianca, disco molto raro perché
stampato in poche copie.
Nello stesso periodo,
sempre per la Numero Uno, continua l'attività di session man
suonando insieme al batterista Euro Cristiani. Per la casa
discografica incide numerosi dischi, tra cui, Un essere umano ed
Infinite fortune di Oscar Prudente.
Il 1975 lo vede autore
della musica, sempre con Dattoli, su testo di Maurizio Piccoli, di un
brano poco conosciuto per Mia Martini dal titolo, Io ti ringrazio ;
inoltre collabora con Ivano Fossati come co-arrangiatore per l'album
Good-Bye Indiana.
Fa anche parte del
complesso La Strana Società, rimanendo nella formazione sino al
1976, partecipando alla manifestazione Un Disco Per l'Estate, al
Festivalbar e a un'edizione del Festival di Sanremo.
Fonte: Wikipedia
Gianni Morandi,
all'anagrafe Gian Luigi Morandi (Monghidoro, 11 dicembre 1944), è un
cantante, attore e conduttore televisivo italiano. Occasionalmente è
stato anche cantautore[1] e compositore per altri artisti. È
considerato una delle colonne portanti della
musica leggera italiana,
con 50 milioni di copie dei suoi album e singoli vendute in tutto il
mondo[2], ed è uno tra i venti artisti italiani che hanno venduto il
maggior numero di dischi. È stato inoltre anche presidente onorario
della squadra di calcio del Bologna. Gianni
Morandi nasce l'11
dicembre 1944 in un paese dell'appennino bolognese, Monghidoro, in
una famiglia di modeste condizioni economiche; il padre, Renato, è
un ciabattino mentre la mamma, Clara, è casalinga. Da giovanissimo
di sera vende bibite (e qualche volta canta)
nel cinema della sua
città e di giorno aiuta il padre in negozio. Morandi al riguardo ha
raccontato: "Nella bottega di mio padre, al mattino, prima di
cominciare a lavorare lui mi costringeva a leggere ad alta voce
alcune pagine del Capitale di Karl Marx e cinque metri
del quotidiano
L'Unità: era quella la misura giusta stabilita dal suo senso del
dovere politico ideale prima di cominciare una giornata di lavoro. In
famiglia però cantavamo tutti. In seguito vennero le feste
dell'Unità dove fui invitato e, con un cachet di mille lire a
serata, mi
esibii finalmente su un palco. Era il tempo dei bambini
prodigio, così la domenica facevo due esibizioni, una pomeridiana e
l'altra serale. Mille lire ciascuna e da allora non ho mai smesso di
cantare"
Nel 1958 viene
selezionato a un provino dalla maestra Alda Scaglioni di Bologna con
il brano vincitore di Sanremo Nel blu dipinto di blu di Domenico
Modugno. Nel frattempo prova senza successo a fare il pugile su
consiglio di un arbitro internazionale e, dopo una
gavetta fatta non
solo di feste dell'Unità ma anche di balere di provincia, concorsi
per voci nuove e sagre paesane, spesso con il gruppo di
accompagnamento I Cadetti di Scaglioni (formato da musicisti di
Bellaria), nel 1961 partecipa al concorso Voci Nuove Disco d'Oro a
Reggio Emilia, qualificandosi per la finale che si tiene il 15 aprile
al "Tarantola Club": arriva nono dietro tra gli altri a
Paola Neri (prima), Iva Zanicchi (seconda) e Orietta Berti (sesta)
Il 15 aprile 1962[5]
vince il Festival di Bellaria e il giorno dopo l'arbitro di pugilato
lo porta a
Roma dove con Non esiste l'amore di Adriano Celentano, Non
arrossire di Giorgio Gaber e Il cane di stoffa di Pino Donaggio viene
ingaggiato dalla RCA Italiana.[6]
Debutta nel mondo
discografico nel 1962 con Andavo a cento all'ora, brano di notevole
successo scritto da un emigrante in Belgio, Tony Dori e Franco
Migliacci, che per l'occasione si firma con lo pseudonimo di Camucia,
e inciso nello stesso giorno con l'orchestra di Ennio Morricone
insieme alla canzone Loredana con l'uscita del disco
avvenuta tre
giorni dopo. Pur non entrando in classifica (vi entrerà solo l'anno
successivo in occasione della sua prima apparizione televisiva nel
programma Alta pressione), la canzone si fa ascoltare nel circuito
dei juke box assieme alla successiva Go-kart twist, che viene
inserita anche nella colonna sonora della pellicola Diciottenni al
sole.
Il successo arriva con
Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, che decreta la nascita
di Morandi anche come fenomeno di costume, oltre che come cantante,
destinato a
impersonare una intera generazione di adolescenti insieme
a Rita Pavone.
Oltre che ad Alta
pressione, Morandi partecipa ad altre trasmissioni televisive, la più
seguita delle quali è Il signore di mezza età di Marcello
Marchesi.Gianni Morandi canta Non son
degno di te nel film "In
ginocchio da te" del 1964: con lui i Meteors, suo gruppo
d'accompagnamento dal vivo nel biennio 1964-1965 Con In ginocchio da
te Morandi vince il Cantagiro 1964 e totalizza più di un milione di
copie vendute, rimane al primo posto della
hit parade per 17
settimane consecutive stabilendo il record italiano. In rapida
successione pubblica Non son degno di te, che vince nello stesso
annoil neonato Festival delle Rose e che arriva prima per otto
settimane, Se non avessi più te, Si fa sera che arriva prima per
quattro settimane nel 1965 e La fisarmonica, tutti successi da
milioni di copie.
Il successo di questi
brani è così ampio da ispirare pellicole cinematografiche in cui
una trama quasi inconsistente fa da contorno ai brani musicali del
momento: si tratta dei
cosiddetti musicarelli, film girati e montati
in pochissimo tempo a ridosso del successo dei rispettivi 45 giri e
che ottengono notevole successo ed incassi miliardari.
Nel primo di questi (In
ginocchio da te), Morandi conosce Laura Efrikian, di quattro anni più
grande di lui, figlia di un noto direttore d'orchestra di origine
armena e attrice già affermata, i due si fidanzano ed il 13 luglio
1966, in gran segreto verrà celebrato il loro matrimonio. Lo
stato
di gravidanza della Efrikian permetterà a Morandi un temporaneo
rinvio degli obblighi
di leva.
Il 1966 è anche l'anno
della sua prima vittoria a Canzonissima (quell'anno intitolata La
prova del nove) con Non son degno di te e della seconda vittoria al
Cantagiro con Notte di ferragosto che arriva prima in classifica per
tre settimane. È l'anno anche della svolta
musicale: un giovane
cantautore di nome Mauro Lusini gli fa ascoltare le note di una
canzone "di protesta", un pezzo che ha composto contro la
guerra del Vietnam dal titolo C'era un ragazzo che come me amava i
Beatles e i Rolling Stones che raggiungerà la prima posizione in
classifica per due settimane nel gennaio 1967.Morandi con Laura
Efrikian (1966)
Gianni si innamora del
pezzo e pretende di inciderlo, malgrado il parere sfavorevole di
Migliacci che era contrario all'idea che interpretasse brani
"impegnati", e lo presenta, in coppia con Lusini, al
Festival delle Rose.
L'accoglienza del
pubblico è tiepida, ma c'è da dire che il brano non viene promosso
in televisione per la rigida censura dell'epoca che vietava qualsiasi
accenno di polemica sulle scelte in politica estera di uno Stato
"amico".
Il 4 febbraio 1967 il
singolo Se perdo anche te arriva primo in classifica per due
settimaneAll'inizio del 1967 la primogenita di Morandi, alla quale
viene dato il nome di Serena, muore dopo poche ore di vita, proprio
mentre suo padre gareggia nella finale di
Scala Reale con La
fisarmonica e viene sconfitto da Claudio Villa. Dopo poche settimane
Morandi è costretto a partire per il servizio militare in un periodo
critico per la sua carriera: l'interruzione di ogni attività per
quindici mesi rischia di far dimenticare uno dei personaggi
più
amati dal pubblico, tanto più che le autorità militari, nel timore
di venire accusate di favoritismo, impediscono al cantante qualsiasi
licenza per i primi sei mesi del servizio di leva, che viene svolto
al CAR di Arma di Taggia e successivamente a Pavia in un
reggimento
dell'Arma del genio.Gianni Morandi con Bruno Zambrini nel 1969
Nonostante ciò, la
presenza di Morandi in televisione (e di conseguenza nelle
classifiche) non viene a mancare, anche se solo sotto forma di voce
registrata nelle sigle delle
trasmissioni Giovani (Un mondo d'amore)
che arriva prima per quattro settimane, Partitissima (Mezzanotte fra
poco) e Settevoci (Una domenica così).
In questo periodo esce
nelle sale un film che Gianni aveva girato sotto la direzione di
Duccio Tessari: si tratta di una pellicola che è una via di mezzo
tra la commedia musicale e la fiaba di Aladino, che prende il titolo
di Per amore, per magia e che si rivela un fiasco al botteghino,
nonostante fra i protagonisti annoveri Mina e Sandra Milo.
A risollevare le
quotazioni di Gianni Morandi sarà la successiva Canzonissima,
che lo vede ancora una volta vincitore assoluto con Scende la pioggia
(cover in italiano del brano Eleanore degli americani The Turtles)
che arriva prima in classifica per cinque settimane,
successo
ripetuto l'anno seguente con Ma chi se ne importa.
In questo periodo fonda
insieme a Migliacci le edizioni musicali Mimo (il nome deriva appunto
dalle iniziali dei cognomi di Migliacci e Morandi) e l'omonima casa
discografica, la
MiMo.Nel dicembre 1969 il singolo Belinda arriva
primo in classifica per due settimane.
Nel 1970 rappresenta
l'Italia all'Eurovision Song Contest di Amsterdam con Occhi di
ragazza, classificandosi all'ottavo posto.
Fonte: Wikipedia
Gli inizi della carriera
musicale di Ruggeri risalgono al 1972, a 15 anni fonda il suo primo
gruppo, gli "Josafat", che nel 1974 si trasformano, con
l'ingresso di Silvio Capeccia, in Champagne Molotov (nome che
ricorrerà spesso nella prima parte della carriera solista del
cantautore). Nel 1977 dalla fusione degli Champagne Molotov e la band
Trifoglio, nascono i Decibel, con cui incide nel 1978 il primo album
Decibel (comunemente noto come Punk a causa di una scritta presente
sulla copertina); l'album, pubblicato per la Spaghetti Records
è un
insuccesso (poche centinaia di copie vendute), e frutta anche una
denuncia per vilipendio alla religione a causa del testo di Paparock
che verrà camuffato in sede di missaggio rendendolo inintelligibile
all'ascolto. Dopo il singolo Indigestione disko, e il ritorno
di
Silvio Capeccia alle tastiere la band si allontana dalle sonorità
punk arrivando al successo con la partecipazione a Sanremo con il
brano Contessa (musica di Fulvio Muzio, testo di Ruggeri). In
primavera, esaurito lo slancio del 45 giri Contessa, fu la volta
dell'LP Vivo da re
(40.000 copie vendute, il più grande successo del
gruppo) prodotto da Shel Shapiro, la cui title-track prende parte al
Festivalbar di quell'anno, dove si classifica al 4º posto e subito
dopo i Decibel partono col conseguente tour promozionale presso le
centinaia di radio e TV
libere che si dividevano l'etere in quel
periodo. Vennero poi le tradizionali manifestazioni estive come il
Cantagiro e Un disco per l'estate. La tournée estiva terminò con
una serata nello Stadio di S. Siro, davanti a un pubblico di 50.000
spettatori.
Nel 1981 Enrico
Ruggeri intraprende la propria carriera solista prodotto da
quello che diventerà il suo produttore storico, Silvio Crippa, e
avviando la pluridecennale collaborazione con il chitarrista Luigi
Schiavone. Ne scaturisce l'album Champagne
Molotov per la casa
discografica SIF che non ottiene il successo sperato anche a causa di
problemi legali con la "Spaghetti Records" sul precedente
contratto e sui dissapori con i suoi ex componenti. In questo periodo
Ruggeri lavora anche come autore di alcuni cantanti pop
come Diana
Est scrivendo per lei i testi delle canzoni dei primi due singoli
Tenax, del 1982 e Le Louvre del 1983 che fu un successo importante
nelle discoteche e nelle vendite, diventando un inno dei giovani
discotecari del 1983. Tra gli altri autori pop con cui Ruggeri
lavora
troviamo Den Harrow, Jock Hattle e Albert One.Laureatosi in
Giurisprudenza, nel frattempo insegna come supplente nelle scuole
medie di Milano.[7]
Grazie all'album Polvere
(1983) e la single-track omonima, Enrico ottiene un buon
successo,
coronato dal secondo posto al Festivalbar della title-track, che
partecipa anche alla gara canora Azzurro. Il brano Il mare d'inverno
(scritto nella città marchigiana di Marotta in provincia di
Pesaro-Urbino, dove ha trascorso con la madre e le zie le sue vacanze
da
adolescente, tornandoci anche in seguito), che inciderà soltanto
l'anno seguente, è affidato a Loredana Berté e lo impone come
autore di eccellenza, aprendo i suoi orizzonti artistici verso il
genere cantautorale, pur senza rinnegare la matrice rock. Nel 1984
Ruggeri torna al
Festival di Sanremo con un altro successo, Nuovo
swing, che segna la svolta verso lo stile degli chansonnier francesi.
Segue l'album Presente, che mescola nuovi brani ad esecuzioni dal
vivo, tra cui una reinterpretazione di Vecchio frack di Domenico
Modugno, che è anche
in gara nel Festivalbar. Nella stessa edizione
sanremese, Ruggeri produce il gruppo emergente dei Canton, scrivendo
per loro Sonnambulismo, che si classificò a 4º posto tra i giovani
di quell'anno e fu anche incisa in inglese.Nel 1985 dopo un breve
sodalizio con
Mimmo Locasciulli, Ruggeri conosce una stagione di
prolifica ispirazione che lo vede pubblicare tre lavori nel giro di
diciotto mesi, album che ne sanciscono definitivamente l'ingresso nel
novero dei cantautori italiani più apprezzati. Tutto scorre (che
tutt'oggi il
cantautore definisce il suo album più completo), il
mini LP Difesa francese ed Enrico VIII, quest'ultimo il primo a fare
il suo ingresso nella Top 20: inoltre, al Festival di Sanremo 1986
ottiene il premio della critica per Rien ne va plus, canzone in ritmo
ternario con
accompagnamento di fisarmonica. Ruggeri diventa anche
uno degli autori più ricercati da numerose interpreti femminili, tra
cui Fiorella Mannoia, Loredana Bertè, Anna Oxa e Fiordaliso. Enrico
VIII ottiene il disco d'oro.
Nel 1987 Enrico
Ruggeri si ripresenta a Sanremo con Gianni Morandi e
Umberto Tozzi (sodalizio nato nell'ambito del progetto
benefico della Nazionale italiana cantanti). Il loro brano Si può
dare di più vince la manifestazione. Segue un'ambiziosa tournée
nei teatri
italiani con l'orchestra filarmonica di Alessandria e la
stessa sua band di fiducia, di cui resterà testimonianza nel doppio
live Vai Rrouge!, un live che in poco tempo raggiunge vendite da
Disco di Platino.
Sempre in quell'anno è
premio della critica a Sanremo Quello che le donne non dicono cantata
da Fiorella Mannoia, la cui musica è di Luigi Schiavone, che saprà
firmare molti altri successi tra i più acclamati di Ruggeri, che
spesso figura come unico autore.
Ruggeri durante il Peter
Pan Tour nel 1992
Nel 1988 realizza l'album
La parola ai testimoni, utilizzando piattaforme digitali e strumenti
elettronici, ottenendo un discreto riscontro. L'anno seguente è la
volta di Contatti, che
presenta tre inediti e la coeva Il funambolo
(scritta insieme a Riccardo Cocciante), orchestrati dalla filarmonica
di Mosca, insieme a cover di altri cantautori italiani: Ivano
Fossati, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Sergio Endrigo, Lucio
Battisti, Francesco De Gregori e gli Alunni del Sole.
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