18/08/15

All of you - Julio Iglesias & Diana Ross - 1984


Julio Iglesias & Diana Ross


All of you



Julio Iglesias & Diana Ross

Fonte: musictory.it

Julio Iglesias

Julio Iglesias nacque a Madrid, alle due del pomeriggio del 23 settembre 1943, nell’antico Ospedale di Maternità della Calle Mesón de Paredes. E’ il figlio maggiore del Dr. Julio Iglesias Puga e María del Rosario de la Cueva y Perignat. Condivise la sua infanzia con suo fratello Carlos.

Da parte paterna, i suoi avi sono della Galizia. Suo padre, il Dr. Iglesias nacque ad Orense. I suoi nonni paterni si chiamavano Manuela e Ulpiano. Da parte materna, suo nonno José de la Cueva, fu un famoso giornalista andaluso, e sua nonna si chiamava Dolores de Perignat Orejuela de Camporedondo.

Julio Iglesias era uno sportivo eccellente e giocava nel ruolo di portiere nelle sezioni giovanili della squadra di calcio del Real Madrid. Voleva essere calciatore professionista, però non abbandonò mai i suoi studi. Frequentò la Facoltà di Diritto presso l’Università Complutense di Madrid.

A 20 anni, nella notte del 22 settembre 1963, mentre tornava da Majadahonda a Madrid con degli amici (concretamente Enrique Clemente Criado, Tito Arroyo e Pedro Luis Iglesias), 

verso le due del mattino, ebbe un tragico incidente automobilistico che lo lasciò 
semiparalizzato per un anno e mezzo. Le speranze che tornasse a camminare erano minime.

L’infermiere che lo curava (Eladio Magdaleno) gli regalò una chitarra. Julio passava ore intere ascoltando la radio e scrivendo poesie.
Erano versi tristi e romantici, interrogativi sulla missione degli uomini nella vita. Mai aveva pensato di essere cantante.


Iniziò a cantare per alleviare la tristezza di essere stato uno sportivo che ora giaceva prostrato in un letto. Imparò a suonare la chitarra, quanto basta per vestire di musica le sue poesie.

Il suo sforzo personale, la sua voglia di vivere e il grande appoggio della sua famiglia, specialmente di suo padre, che abbandonò persino la sua professione per più di un anno per aiutare il figlio nel periodo della riabilitazione, produssero un vero miracolo. Julio poté 

continuare a camminare. I mesi di durissimo recupero nelle spiagge di La Carihuela a Torremolinos (Malaga) e Benidorm (Alicante), dalle prime ore del mattino, accompagnato da suo padre, rimasero un lontano ricordo.

Una volta guarito, riprese i suoi studi e andò a Londra per apprendere l’inglese, prima a Ramsgate e poi presso la Bell’s Language School a Cambridge. In alcuni fine settimana cantava in un «pub», l’Air Port Pub, canzoni allora popolari di Tom Jones, Engelbert 

Humperdinck, The Beatles ... - e fu lì a Cambridge, dove conobbe Gwendolyne Bollore, che sarebbe diventata la sua fidanzata e colei che gli ispirò una delle sue canzoni più famose, ‘Gwendolyne’.

Julio proseguì scrivendo canzoni e un bel giorno decise di andare in una casa discografica per offrire uno dei suoi temi perché lo interpretasse qualche cantante della compagnia. Allora, il gerente, dopo aver ascoltato la registrazione realizzata con un semplice 

magnetofono da Julio, con il solo aiuto della sua chitarra, gli chiese: “E perché non la canti tu?”. E Julio rispose: “Perché io non sono cantante”. Alla fine lo convinsero e si presentò al famoso Festival della Musica di Benidorm, famoso a quei tempi.

Il 17 luglio del 1968 venne proclamato vincitore di questo concorso con la sua celebre canzone La vida sigue igual, e firmò un contratto con Discos Columbia.

Nel febbraio del 1969 partecipò al Festival Internacional Golden Stag di Brasov (Romania), durante quell’anno fece la sua prima tournée in America, cantò al Festival di Viña del Mar (Chile) e realizzò il suo primo film: La vida sigue igual.

Julio si sposò, il 20 gennaio 1971 a Toledo, con Isabel Preysler Arrastria (Manila, 18 febbraio 1951), trascorrendo la loro luna di miele a Gran Canaria (Isole Canarie). Ebbero 

tre figli: "Chábeli" María Isabel (1 agosto 1971, Estoril), Julio José (25 febbraio 1973, Madrid) ed Enrique Miguel (8 maggio 1975, Madrid); pero nel 1978 si separarono, ottenendo il divorzio un anno più tardi.

Partecipò al Festival dell’EUROVISIONE nel 1971 ed anche molti altri, nel frattempo diventò numero uno nelle liste di vendita di tutto il mondo, dal Messico all’Argentina e dalla Spagna fino al Giappone.

Incise la sua canzone Como el álamo al camino in giapponese (Anatamo Uramo) nel 1971. L’anno successivo incise il suo primo disco in tedesco. Nel 1975 incise il suo primo album 

in portoghese. Nel 1978 firmò il contratto con CBS Internacional ed incise il suo primo disco in francese e in italiano. Venne invitato come giudice nel concorso di Miss Universo in Australia, nel 1979.

A Parigi nel 1983, Julio Iglesias ricevette il primo ed unico Disco di Diamante mai assegnato a nessun cantante dal Libro Guiness dei Primati, per aver venduto più dischi in 

più idiomi di qualsiasi altro artista musicale nella storia (tedesco, inglese, francese, italiano, portoghese, spagnolo, tagalog e giapponese).

Nel 1985 gli fu concessa la Stella della Fama ad Hollywood, risultando uno dei pochi artisti ispanici immortalato nella Hollywood Walk of Fame. Questa ‘Stella’ è situata nella parte sud di Hollywood Boulevard, tra le strade Orange e Sycamore.

Julio Iglesias ricevette anche un affettuoso omaggio offerto dagli abitanti di Miami, la città dove risiedeva: un posto d’onore nel leggendario Paseo de las Estrellas Latinas nella strada 8 di Miami.stella per Julio Iglesia in Olanda

Una stella per Julio Iglesia in Olanda dal 28 gennaio 1991. Nel 1988 si aggiudicò il Grammy Awards® al Miglior Cantante Latino del 1987, grazie al suo disco Un hombre solo, e Aplausos ’92 come artista dell’anno.

Nel 1992 fu nominato "Español Universal" (Spagnolo Universale) in Florida, e in Spagna "Embajador de Galicia" (Ambasciatore di Galizia) nel mondo.

Nel 1997 Julio ricevette il Premio Mónaco de La Música al Miglior Cantante Latino ed fu il primo artista straniero nella storia della Cina ad aver ricevuto il prestigioso Golden Record Award nel 1995.

Julio Iglesias è l’artista più popolare del mondo, ha venduto più di 250 milioni di dischi ed ha ottenuto più di 2600 dischi di platino e d’oro nella sua illustre carriera musicale, cifre mai raggiunte da nessun altro cantante nella storia della musica.

Nessun dettaglio della sua carriera è sufficientemente piccolo da sfuggirgli. In studio Julio elabora ogni canzone nota per nota, studia ogni parola fino ad ottenere l’effetto che 

desidera. Fino a quando ascolta qualcosa che chissà unicamente Julio può ascoltare, che però tutti possono sentire: il suono dell’anima che palpita con sentimento, un suono raggiunto unicamente mediante una disciplina di ferro.

Il 7 settembre 1997 nacque il suo quarto figlio, Miguel Alejandro, a Miami Beach. Il bambino, del peso di tre chili e mezzo, è il primo frutto del suo legame con Miranda (Miranda Johanna Maria Rijnsburger, 5 ottobre 1965, Leimuiden), una bella modella olandese che conobbe a Yakarta (Indonesia) il 5 dicembre 1990 con la quale da allora divide la sua vita.

Julio Iglesias non dimenticherà facilmente l’8 settembre 1997, la notte del «Premio ASCAP», quando il produttore e compositore latino Emilio Estefan gli consegnò il premio ASCAP Pied Piper Award, il più prestigioso onore dell’Associazione per le arti. Come primo 

artista latino a ricevere questo premio, si affiancò a precedenti vincitori del calibro di Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e Barbra Streisand, tra gli altri. Inoltre, il sindaco di Miami, Joe Carrollo, dichiarò Il giorno di Julio Iglesias a Miami.

Il 3 aprile 1999 Miranda diede alla luce il suo secondo figlio con Julio Iglesias. Il bambino, al quale venne dato il nome di Rodrigo, alla nascita pesava tre chili abbondanti. Due anni più tardi, il primo maggio, diede alla luce due graziose gemelle, Victoria e Cristina.

La madre dell’artista, Rosario de la Cueva, che prestò sempre il suo aiuto ai bisognosi nella parrocchia Corpus Christi di Miami, morì il giorno 14 marzo 2002 dopo una lunga malattia. Un mese più tardi, Julio e suo fratello Carlos presentarono un progetto di costruzione di 

una cappella in memoria della loro madre. E il 4 novembre di quello stesso anno si aprì il Centro di Servizi Sociali Rosario de la Cueva Iglesias, incorporato alla parrocchia del Corpus Christi, per aiutare le persone di scarse risorse economiche.

Il 18 maggio 2004, quando Julio aveva 61 anni, nacque Jaime Iglesias, il suo secondo fratello e figlio del Dr. Iglesias e Ronna Keitt.

Solo pochi giorni dopo aver annunciato il suo secondo figlio con Ronna, il Dr. Iglesias Puga morì improvvisamente il mattino del 19 dicembre 2005, a 90 anni. Un uomo di grande vitalità e simpatia, chiamato affettuosamente “Papuchi”, fu molto amato da tutti e specialmente dalla stampa.

Il 26 Iuglio 2006, il giorno in cui suo padre avrebbe compiuto 91 anni, nasce Ruth, la sorellina di Julio.

Julio continua la sua inarrestabile marcia trionfale attraverso il mondo. Ogni trenta secondi si ascolta un suo disco in qualsiasi radio del mondo, i suoi concerti si prodigano per tutto l’universo, e i suoi dischi continuano ad accaparrarsi successi di vendita.

La sua vita trascorre tra la sua casa di Punta Cana (Repubblica Dominicana), Miami (U.S.A.) e Marbella (Spagna), insieme a Miranda e ai suoi figli. Il 5 maggio del 2007 Miranda dà alla luce il suo quinto figlio, Guillermo, a Miami Beach.


Source: britannica.com

Julio Iglesias, in full Julio José Iglesias de la Cueva (born September 23, 1943, Madrid, Spain), Spanish singer and songwriter whose romantic image, magnetic stage presence, and expressive music made him one of the best-selling artists of all time. By the early 21st century he had sold hundreds of millions of albums in more than a dozen languages.

Iglesias was born and raised in Madrid, where his family lived in an upper-middle-class neighbourhood. After finishing his secondary education, Iglesias went on to study law at the urging of his father. At the same time he played on the junior reserve squad of the popular 

Real Madrid professional football (soccer) club. However, his aspirations of becoming a professional football player ended when he became partially paralyzed in his early twenties because of a benign spinal tumour. During his lengthy recovery, Iglesias was given a guitar 

by one of his nurses, and he taught himself to play by accompanying songs on the radio. After he had sufficiently recovered mobility, Iglesias was sent to study English in the United Kingdom. During that time he penned his first single, “La vida sigue igual” (“Life Goes on as Usual”), with which he won a Spanish song competition in 1968.

After the competition Iglesias continued to write and perform music, releasing his first album, Yo canto, in 1969. This marked the beginning of a steady stream of albums and LPs over the following decades. In 1970 he won the honour of representing Spain in the 

Eurovision Song Contest with his song “Gwendolyne.” Though Iglesias did not win that competition, his song became a major hit in Europe and rocketed him to stardom. By 1973 

he had sold 10 million albums, including albums in German, Portuguese, French, and Italian. In 1981 Iglesias’s Spanish version of “Begin the Beguine” by Cole Porter became the first all-Spanish song to reach number one on the British music charts.

His English-speaking audience grew over the next few years, and in 1984 he released his breakout hit English-language album, 1100 Bel Air Place. The album, which went on to sell some four million copies in the U.S. alone, was an eclectic mix of styles that included duets 

with popular American artists such as Willie Nelson and Diana Ross. His song with Nelson, “To All the Girls I’ve Loved Before,” reached the top 10 on the Billboard charts. Subsequent collaborations included duets with Dolly Parton, Art Garfunkel, Stevie Wonder, Luciano 

Pavarotti, and Frank Sinatra. Though his touring schedule slowed during the 1990s, Iglesias remained popular into the 21st century, continuing to perform at sold-out stadiums around the world. By 2011 he had released more than 75 albums.

Iglesias was the recipient of numerous honours and awards, including a Grammy Award for best Latin pop performance in 1987. In 2001 Iglesias completed his law degree at 

Complutense University in Madrid. His autobiography, Entre el cielo y el infierno (“Between Heaven and Hell”), was published in 1981. Two of Iglesias’s sons, Julio, Jr., and Enrique, followed their father into pop music stardom, the latter earning a Grammy Award in 1996.


Diana Ross
Fonte: Wikipedia

Diane Ernestine Earle "Diana" Ross (Detroit, 26 marzo 1944[2]) è una cantante, produttrice discografica e attrice statunitense.

Da sempre legata alla Motown, debuttò come cantante nel 1958 e nel 1960 fu parte del gruppo delle Supremes, con le quali raggiunse per dodici volte il primo posto nelle classifiche di Billboard in soli cinque anni, con successi come Baby Love, Stop! In the Name of Love, You Can't Hurry Love, You Keep Me Hanging On, Love Child e Reflections.

Nel 1970, ha intrapreso la carriera da solista, proseguita con successo sino alla fine degli anni novanta. Nella sua lunghissima carriera ha tenuto più di duemila concerti in ogni parte del mondo, cantando per Re, Regine e Capi di Stato e partecipando agli eventi più importanti negli Stati Uniti d'America e nel resto del mondo.

Tra i suoi singoli ricordiamo Ain't No Mountain High Enough del 1970 (utilizzata nel film Il diario di Bridget Jones), Touch me in the morning del 1973, You are everything con Marvin Gaye del 1973 (anche questa utilizzata nel film Il diario di Bridget Jones), Theme from Mahogany (Do You Know Where You're Going To)

del 1975 (dal film Mahogany da lei interpretato) che nel 1976 arriva prima nella Billboard Hot 100, Love Hangover del 1976 che arriva prima nella Billboard Hot 100 per due settimane, The boss del 1979, Upside Down del 1980, I'm coming out del 1980, Endless Love del 1981,

cantata con Lionel Ritchie, Muscles scritta da Michael Jackson del 1981, All of You con Julio Iglesias del 1984, Eaten alive del 1985, cantata con Michael Jackson e Chain Reaction sempre del 1985, When you tell me that you love me del 1991,

Take higher del 1995, I Will Survive del 1996 (rifacimento del successo di Gloria Gaynor), Not over you yet del 1999 e I got a crush on you del 2005, con Rod Stewart.

Nel mese di ottobre del 1993, il Guinness dei primati dichiara Diana Ross l'artista femminile di maggior successo del XX secolo per il numero di dischi (circa 150, tra album e singoli) avuti nelle classifiche Americane ed Inglesi; nello stesso mese, per i suoi 30 anni di carriera, viene pubblicata la

raccolta di successi One woman - the ultimate collection; il Cd arriva al primo posto in classifica e vende, nella sola Gran Bretagna, 1.200.000 copie, ottenendo quattro dischi di platino, mentre in Francia diventa disco d'oro, superando le 100.000 copie vendute.

Dopo 50 anni di carriera (1963-2013), solo in Inghilterra, Diana Ross ha avuto 64 singoli e 48 album di successo; sempre in Inghilterra, la BPI (l'associazione delle case discografiche), per Diana Ross ha dato le seguenti certificazioni: 9 dischi di Platino, 19 dischi d'oro e 30 dischi d'argento.

Nelle classifiche USA dei singoli, Diana Ross ha avuto il record di 18 numeri uno (uguagliato da Mariah Carey nel 2006). Inoltre, è l'unica cantante femminile ad aver ricevuto 3 dischi di platino per i singoli (all'epoca, i singoli venivano certificati dischi di platino per le vendite che negli USA

superavano i due milioni di copie). I singoli certificati dalla RIAA (associazione delle case discografiche Americane) sono: Someday will be together (certificato disco di platino nell'agosto 1997), Endless Love (certificato disco di platino nell'Ottobre 1997),

I'm gonna make you love me (certificati disco di platino nell'Agosto1997). Inoltre, nel 1973, fu la prima cantante pop a portare al 1º posto delle classifiche Lady sings the blues, un album di musica jazz e blues, che rimase nelle classifiche Americane oltre un anno e vendette oltre 2 milioni di copie, solo negli USA.

Negli anni sessanta, come leader delle Supremes, Diana Ross, in fatto di popolarità e vendite di dischi, è stata in competizione con i Beatles ed il suo successo ha aperto la strada a quasi tutte le cantanti Afro-Americane R&B e soul dei nostri giorni. Diana Ross è l'unica artista femminile ad

avere due stelle sull'Hollywood Walk of Fame (il "Viale della Fama" di Hollywood, una come cantante solista e l'altra come leader delle Supremes). Per quanto riguarda la sua carriera cinematografica, ha vinto un Golden Globe (1973) ed una nomination agli OSCAR come

"Migliore Attrice" per la sua interpretazione nel film "Lady Sings the Blues" (La signora del blues). Inoltre, ha interpretato in Mahogany (1975, girato tra Roma e Chicago) e nel rifacimento de Il mago di Oz (1978), in cui volle al suo fianco Michael Jackson). Inoltre, ricordiamo Out of Darkness (Fuori dal buio, 1993, film TV sulla schizofrenia) e Double Platinum (1999).

La Ross, nel 1976 fu nominata dalla rivista musicale Billboard la "più grande artista femminile del XX secolo", sempre nel 1976, vince il Cesar, l'Oscar francese, per il suo film Mahogany. Nel 1978, vince uno speciale Tony Award (l'Oscar per il teatro), un riconoscimento per le sue spettacolari

esibizioni e trasformismi negli shows a Broadway. Nel 1988, entra nella Rock and Roll Hall of Fame, come membro delle Supremes (assieme a Florence Ballard e Mary Wilson). A febbraio del 1994, viene onorata al Midem '94 come migliore donna dell'anno, viene insignita della "cittadinanza

onoraria di Cannes" dal sindaco della città Michel Moulliet, e inoltre le viene conferito il titolo di Commendatore per le Arti e le Scienze dal ministro della cultura francese Jacques Toubon. Infine le viene assegnato il premio Victoire de la Musique, assegnato ogni anno dall'industria discografica francese.

Sempre in Francia, a marzo del 2005, il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, le conferisce la "Cittadinanza onoraria della città di Parigi" per il suo "immenso talento".

Nel dicembre 2007, dalle mani di George W. Bush, riceve l'onorificenza John F. Kennedy Center for the Performing Arts. È la seconda donna in assoluto, dopo Aretha Franklin, a aver ricevuto quella che, negli Stati Uniti, è considerata la più alta onorificenza. Negli anni sessanta,

il Royal Command show è uno dei più importanti appuntamenti per la nobiltà britannica. Si tratta di uno spettacolo musicale di beneficenza che si svolge a Londra, a cui prende parte l'intera famiglia reale. Si privilegiano, ovviamente, gli interpreti britannici, ma non si disdegnano le star straniere

di successo (le Supremes, all'epoca, avevano già avuto tre LP al 1º posto delle classifiche e Baby Love (1964), fu il primo singolo in assoluto di un gruppo femminile a raggiungere il 1º posto nelle classifiche inglesi).

Nell'edizione del 1968, il ruolo di ospiti d'onore spetta alle Supremes. Il gruppo ha alle spalle un quinquennio di successi (già undici volte numero 1 nelle classifiche dei singoli USA; il dodicesimo ed ultimo numero uno, Someday will be toghether, arriverà nell'anno successivo, poco prima

dell'abbandono del gruppo da parte di Diana Ross). Forti del loro successo mondiale (alla fine del 1968 avevano già venduto oltre 50 milioni di dischi), il gruppo non si fa certo mettere in soggezione dall'idea di cantare davanti a tutta la famiglia reale. Tra gli spettatori, erano presenti, tra gli altri,

Paul McCartney, Michael Caine, Cat Stevens, Shirley Bassey, Roman Polanski e sua moglie Sharon Tate. Inizia il concerto che procede tranquillamente, come si conviene quando è presente la famiglia reale al gran completo. Verso la fine però, dopo la riedizione della canzone Somewhere

(nella quale Diana Ross aveva inserito un suo monologo), le sue due compagne fanno un passo indietro e lasciano la Ross sola davanti al microfono, mentre la musica si ferma.

La cantante inizia a parlare: "Non ho molte occasioni di parlare a persone potenti come chi mi sta davanti oggi. Io, come vedete, sono nera, mentre voi siete bianchi. Io canto e voi mi ascoltate, poi quando tutto è finito ce ne andiamo insieme dalla sala.

Ci sono posti nel mondo, compreso alcuni stati del mio paese, gli Usa, dove neri e bianchi non hanno gli stessi diritti, non possono neanche uscire dalla stessa porta. Vorrei che ci pensaste quando tornerete nelle vostre case". Mentre la Ross si allinea alle sue compagne, nella sala cade un silenzio imbarazzante.

Qualcuno, dalle ultime file, batte timidamente le mani, altri lo seguono. In breve, tutta la platea, compresi i membri della famiglia reale, si alza in piedi e prolunga l'applauso per due minuti consecutivi. Diana Ross ringrazia ed annuncia il brano successivo.

Alla fine del concerto, le Supremes vennero salutate e ricevute dalla Regina madre. Il giorno dopo, i giornali inglesi risaltarono quanto avvenuto più che altro per il fatto che Diana Ross mise in difficoltà la famiglia reale inglese che non può prendere posizioni in fatto di politica sia nazionale che internazionale.

Le canzoni di Diana Ross, dopo quelle dei Beatles, sono quelle più riprese da altri cantanti. Tra tanti ricordiamo Jennifer Lopez che ha ripreso Do You Know Where You're Going To e Promise me you'll try nel suo album d'esordio del 1998 On the 6, Mariah Carey ha ripreso Do You Know Where You're Going To

ed Endless Love con Luther Vandross, Whitney Houston ha ripreso Home, cantato alla televisione americana dalla Houston nel 1983 e Hold Me in your arms nell'album di esordio della Houston nel 1985, il cui titolo originale era In your arms, contenuto nell'album della Ross Silk Electric del 1982.

Riguardo l'album Silk Electric, Diana Ross chiese a Andy Warhol, per un compenso di 100.000 dollari,di farle la foto per la copertina dell'album in questione. Warhol selezionò una foto polaroid di Diana Ross, ne ritagliò un primo piano e fece eliminare tutte le sfumature, lasciando solo i contrasti.

Poi colorò il ritratto e il sottofondo, chiedendosi “che colore dovevo usare per lei – mi chiedo se vuole essere nera o bianca” come scrisse sul suo diario; infine la rese pallida enfatizzando però il rosso delle sue labbra.

La copertina pieghevole di questo disco offriva un'unica modalità espressiva, ma allo stesso tempo massimizzava lo spazio a disposizione per l'illustrazione. Con variazioni di colore, il famoso ritratto della Ross appare su tutti i quattro lati della copertina: un mezzo primo piano che mostra la spalla

della cantante sulla copertina, poi un primo piano sulla copertina interiore e sul retro: un altro esempio eccellente di quell'arte seriale a cui Warhol era affezionato. Ancora, per quanto riguardi i rifacimenti musicali, ricordiamo Aretha Franklin, Rod Stewart, Michael Jackson

(da solo e con i Jackson 5), Dionne Warwick, Tom Jones, Gladys Knight, Shirley Bassey, Stevie Wonder, Amy Winehouse, Jimmy Barnes, Green Day (versione dal vivo di Do you know, where you're going to?), Inner Life, Tina Arena, Spice Girls, Play, Jocelyn Brown, Michael McDonald,

Elvis Costello (Remove this doubt, brano del 1965), Faith Hill, London Symphony Orchestra, Jimmy Somerville, l'italianissime Giorgia (Endless love in un concerto registrato dal vivo), Camilla (rifacimento di Upside Down, con il titolo Il mio fuoco), Amalia Grè ed i Neri per caso e tanti altri da ogni parte del Mondo. Ha ispirato, nella scelta del nome, il trio femminile neozelandese Diana Rozz.

Source: Wikipedia

Diana Ernestine Earle Ross (born March 26, 1944) is an American singer, actress, record producer and an occasional songwriter. Born and raised in Detroit, she rose to fame as a founding member and lead singer of the vocal group The Supremes, which, during the 1960s, became Motown's most

successful act and is to this day America's most successful vocal group as well as one of the world's best-selling girl groups of all time. As part of the Supremes, Ross most notably rivaled the career of the Beatles in worldwide popularity, and her success made it possible for future African American

R&B and soul acts to find mainstream success. The group set a record scoring twelve number-one hit singles on the Billboard Hot 100 including the hits, "Where Did Our Love Go", "Baby Love", "Come See About Me", "Stop! In the Name of Love", "You Can't Hurry Love", "You Keep Me Hangin' On", "Love Child" and "Someday We'll Be Together".

Following her departure from the Supremes in 1970, Ross released her debut solo album, Diana Ross, which contained the hits "Reach Out and Touch (Somebody's Hand)" and the #1 hit "Ain't No Mountain High Enough". She released the album Touch Me in the Morning in 1973.

Its title track reached #1 becoming her second solo hit. By 1975, the Mahogany soundtrack included her 3rd number-one hit "Theme from Mahogany (Do You Know Where You're Going To)". Her 1976 album Diana Ross included her fourth #1 hit "Love Hangover". In 1979,

Ross released her first gold certified album The Boss. Her 1980 album Diana which reached #2 on the Billboard albums chart and spawned the #1 hit "Upside Down" and the international hit "I'm Coming Out". After leaving Motown, Ross achieved her sixth and final #1 hit with the duet "Endless Love".

Ross also ventured into acting, with a Golden Globe Award and Academy Award nominated performance in Lady Sings the Blues (1972). She also starred in two other feature films, Mahogany (1975) and the cult classic The Wiz (1978); later acting included roles in the television films Out of Darkness (1994) and Double Platinum (1999).

Beside ventures in Broadway, Ross was named the "Female Entertainer of the Century" by Billboard magazine. In 1993, the Guinness Book of World Records declared Ross the most successful female music artist in history due to her success in the United States and United Kingdom for having more

hits than any female artist in the charts with a career total of 70 hit singles with her work with the Supremes and as a solo artist. Ross has sold more than 100 million records worldwide when her releases with the Supremes and as a solo artist are tallied.

In 1988, Ross was inducted to the Rock and Roll Hall of Fame as member of the Supremes alongside Florence Ballard and Mary Wilson. She is the recipient of the Kennedy Center Honors in 2007. She is a twelve-time Grammy nominee later becoming the recipient of her only Grammy Award to date by being honored the Grammy Lifetime Achievement Award in 2012.

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